giovedì 3 giugno 2010

dalla Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 1 giugno 2010

LA POLITICA TORNA ALLA CARICA IL CONSIGLIERE REGIONALE PRIMO DEGLI ELETTI. LETTERA A FITTO

«Via dal Pdl il vertice Lospinuso-Sala un commissariamento per ripartire»


Chiarelli: basta con le beghe, dobbiamo dialogare sui problemi

GIACOMO RIZZO

• Implosione nel Pdl. Il consigliere regionale Gianfranco Chiarelli, primo degli eletti nel «Popolo delle libertà» con oltre 13mila preferenze, scrive al ministro per gli affari regionali Raf faele Fitto (e al coordinatore regionale Fr ancesco Amor uso) per chiedere la testa dei vertici provinciali del partito: Pietro Lospinuso (coordinatore) e Arnaldo Sala (vice coordinatore). La nota, che sollecita il commissariamento della presidenza provin ciale, porta la firma del politico martinese e di altri 150 esponenti del partito. Ieri, nel corso della conferenza stampa in cui sono state illustrate le ragioni che hanno portato i «dissidenti» a una decisione così clamorosa, erano presenti anche l’ex consigliere regionale Nicola Taglient e, i consiglieri comunali Giampaolo Vietri e Ugo Lomartire, l’ex consigliere comunale Aldo Re n n a e il consigliere circoscrizionale (Montegranaro-Salinella) Mimmo Lardiello jr.
Alla fine di aprile c’erano state le prime avvisaglie con un comunicato stampa al vetriolo di Chiarelli che tirava in ballo i responsabili provinciali del partito, accusandoli di aver fallito l’appuntamento delle elezioni regionali. Concetto ribadito ieri: «Il voto ha il significato di dire basta al partito dei padroni e degli interessi trasversali dicendo, al tempo stesso, sì ad un partito che si riorganizza e dà al territorio ed ai suoi protagonisti la giusta ribalta».
La richiesta è perentoria: rimuovere i vertici locali del Pdl alla luce «della completa inattività dell'attuale presidenza provinciale». Chiarelli parla di «un atto di coerenza». «Ci deve essere quanto meno un commissariamento per riparte dalla base, ma non è un problema di togliere qualcuno e mettere qualcun altro. Il problema - insiste Chiarelli - sono stati i metodi che hanno portato ad incassare qualche sconfitta di troppo. Metodi di chi ha gestito in maniera unilaterale e verticistica il partito di Forza Italia prima e del Pdl dopo».
I «nemici» dichiarati sono anch’essi consiglieri regionali. Chiarelli ci mette la faccia e invita «gli organi regionali e nazionali del partito a prendere atto della situazione di Taranto e di porvi un rimedio, nell'interesse della provincia di Taranto e del Pdl intero».
Ad accendere la miccia è stata la decisione del duo Lospinuso-Sala di riproporre l’organig ramma uscente. «Hanno fatto firmare un documento ad alcuni componenti che loro stessi hanno inserito nel coordinamento per riottenere la fiducia. Questo modo di fare non ci piace. il partito non si è mai riunito una sola volta in tanti anni per affrontare seriamente una problematica».
«Non ho mai visto alcun intervento sui temi ambientali, sul porto, sulla disoccupazione dilagante. Noi vogliamo che si inizi a dialogare sui problemi veri. Le beghe interne non interessano alla gente»
Ed allora, come riorganizzare il partito? «Basta con le decisioni calate dall’alto. Oggi - attacca il consigliere regionale - quelle stesse decisioni saranno prese dal basso, favorendo la partecipazione e la condivisione di programmi e progetti che rilanceranno il centrodestra ed il Pdl in tutta la provincia».
Lo scontro si fa aspro. «Ma non c’è nulla di personale» taglia corto Chiarelli.

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