mercoledì 14 novembre 2012

messaggio di Cristiano Rizzi su Facebook del 8 novembre 2012

Cristiano Rizzi Invito tutti miei amici di fb a leggere questo articolo scritto dal nostro concittadino Massimo D'Onofrio a cui va il mio più sincero plauso per le argomentazioni spese che mi sento di condividere in pieno. Ho visto che in questi giorni si è fatto un gran parlare di quanto accaduto in Consiglio Comunale e qualcuno si è preso persino la briga di verificare il mio voto all'interno del sondaggio lanciato dai ragazzi di ViviCastellaneta. Posso solo aggiungere che, per quanto mi riguarda, all'indomani delle elezioni comunali mi ero ripromesso di aspettare un anno per esprimere un primo giudizio sull'attuale amministrazione. E ciò, sulla scia di quanto dichiarato ed auspicato dal sindaco Gugliotti circa la necessità di coinvolgere fattivamente l'opposizione nel governo della città. Ebbene, quanto accaduto, di fatto, smentisce le buone intenzioni che, alla prova dei fatti, si sono risolte in una indegna farsa. A Giuseppe Rochira, a Maurizio Cristini e a tutti i consiglieri di opposizione va la mia personale solidarietà. Quello che è successo altro non è che la rappresentazione in piccolo di quanto accaduto in questi anni. Parlamento e consigli regionali pieni zeppi di "nani veline e valletti/Minetti" buoni solo ad alzare la mano magari senza nemmeno sapere quello per cui sono chiamati a votare. Tanto è vero che il Presidente Berlusconi ha sempre ribadito che, fosse per lui, in Parlamento sarebbero sufficienti una decina di persone. ...non a caso la gente è stufa e sfiduciata della politica e dei politici. Ecco, mi auguro che alle scuse (davvero inutili e puerili vista l'evidente ed accurata premeditazione di quanto accaduto) seguano fatti concreti e che più che all'orario si cerchi di realizzare qualcuna delle tante promesse fatte in campagna elettorale. Hai proprio ragione Massimo ..."povera democrazia!".

comizio pubblico del 11 novembre 2012 seconda parte


comizio pubblico del 11 novembre 2012 prima parte


da "La Gazeeta del Mezzogiorno" del 11 novembre 2012


da "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 13 novembre 2012


lunedì 12 novembre 2012

dal Corriere del Giorno

Comizio dei consiglieri del Patto e del centrosinistra, con Confagricoltura e Tavolo Verde. Il bilancio-lampo e lo sfregio alla democrazia

Castellaneta, opposizioni in piazza: “Fermiamo il crollo etico”

Il Pug scomparso dopo il sequestro della Dda di un suolo d’espansione di 3,8 ettari



CASTELLANETA – Il botto finale.
Dieci oratori; piazza piena e attenta; tema prevalente: crollo morale dell’Amministrazione, con oltraggio alla democrazia; proposito: mozione di sfiducia all’ufficio di presidenza, Carlo Nardulli e Simonetta Tucci; notizia: Pug scomparso dopo il sequestro della DDA di Lecce di 3,8 ettari in zona d’espansione, data da Rocco Loreto in chiusura della serata; novità: con i politici hanno parlato i rappresentanti di Confagricoltura e Tavolo Verde; significato politico: unione delle opposizioni e breve apparizione in uno spazio vuoto, per poter essere visto, del sindaco Giovanni Gugliotti; immagine: nella seduta del bilancio dei tre minuti, l’alzarsi delle mani era fuggitivo come l’uscita dall’aula.
Apre Donato Petrosino (Sel), che denuncia il tradimento della maggioranza dell’art. 54 della Costituzione e ammonisce che con siffatta malapolitica si allontanano i giovani. Gianfranco Nardulli (Idv): nessun riscontro alle nostre proposte. Dario Polito (Pd): Senza confronto può esistere la legalità? Giovanna Capriulo (Tavolo Verde): l’agricoltura è in crisi, Clini, parlando di frutti avvelenati, ha peggiorato la situazione, se cade l’agricoltura cade l’economia cittadina, chiediamo collaborazione, ma otteniamo il massimo dell’Imu, che non possiamo pagare, è necessaria una politica seria. Gerardo Giovinazzi (Confagricoltura): da cittadino sono indignato per il bilancio approvato senza essere stato discusso, avrebbero potuto essere indicate soluzioni vantaggiose per tutti. Michele D’Ambrosio (Con Rocco Loreto): nessun riguardo per il Consiglio comunale e la città, eppure Gugliotti fino ad allora non aveva fatto che proporre confronto. Nardulli ha ridicolizzato il suo ruolo. E facile amministrare aumentando le tasse, invece di ridurre le spese. Leonardo Rubino (Lista Emiliano): il bilancio non è sequela di numeri, ma governo della città, reperimento e spesa di soldi pubblici. Maurizio Cristini (Progetto Comune): Ci siamo accorti di qualcosa di nuovo in questi cinque mesi? Nulla. Nessun introito dai tre milioni che avanziamo. Dove non si progetta il futuro ci sarà massacro sociale. In paese c’è rischio etico. Giuseppe Rochira (Patto): Finora in ogni Consiglio ha ritardato la maggioranza. Ci eravamo illusi per qualcosa di nuovo, sono quelli che erano. Ma quando siete tornati a casa eravate soddisfatti della burla? Rocco Loreto (leader del centrosinistra): Per Obama deve venire il meglio, per noi il peggio. Il discorso polifonico e convergente di questo palco annuncia la speranza che sta per cessare il deficit di democrazia. Non hanno voluto discutere per nascondere la situazione di pre dissesto e per sfuggire alle nostre proposte alternative: più introiti dall’eolico, cancellazione delle false residenze a Castellaneta Marina. Avremmo potuto essere uno dei comuni più ricchi, invece siamo alle sconcezze, che possono essere evitate solo con la partecipazione civica.
In molti discorsi aleggiava l’acquaforte di Francisco Goya: il sonno della ragione genera mostri.
Michele Cristella

Aldo Pentassuglia (UDC): "mi dissocio dal centrodestra e chiedo scusa a Castellaneta"

Sono Aldo Pentassuglia il responsabile politico della sezione dell’UDC di Castellaneta.

Nella fase preelettorale u.s. il mio apporto è stato determinante per la designazione a candidato sindaco del Centro Destra dell’avv. Giovanni Gugliotti nonché per la sua elezione a Sindaco della Città.

Presentazione lista UDC - Comunali 2012


Per consentire l’acquisizione del più largo consenso elettorale della coalizione di Centro Destra ho dato larga ospitalità nella lista UDC anche agli ex amministratori della amministrazione “D’Alessandro” che alcuni giorni prima della presentazione delle liste si erano qualificati appartenenti ad altre formazioni politiche diverse dall’UDC.

Volutamente non ho inteso effettuare alcuna selezione nella formazione della lista UDC perché, ingenuamente, ho creduto nelle persone e nel programma elettorale del candidato sindaco nell’intento di far rinascere questo martoriato paese ormai collassato. Mi sono sbagliato.
Ho iniziato subito a nutrire dubbi e perplessità verificando il comportamento del Sindaco che prima delle elezioni era tanto disponibile e loquace al telefono, mentre il giorno dopo non rispondeva più alle chiamate.

I comportamenti degli amministratori di maggioranza hanno continuato ad alimentare i mie dubbi e perplessità che si sono trasformate in certezze nel vedere le modalità di adozione degli ultimi atti in consiglio comunale, e mi riferisco:
  • Alle modalità di sostituzione del Segretario Comunale;
  • All’aumento indiscriminato delle tasse comunali;
  • Alle modalità di approvazione del Bilancio di previsione e degli atti propedeutici avvenuto in tempi da Guinness dei primati 3 minuti circa.
Le modalità di approvazione, come vanno dicendo gli addetti ai lavori, potranno essere dal punto di vista tecnico regolari (cosa tutta da verificare con leggi alla mano), ma di certo dal punto di vista Politico inammissibili.
E’ stata calpestata ed umiliata la DEMOCRAZIA.

Questa vile operazione è stata in qualche modo favorita dal comportamento dormiente dei consiglieri di opposizione che sono tutti arrivati in ritardo, a quanto pare hanno preferito riposare qualche minuto in più invece di vigilare sul corretto funzionamento delle istituzioni.

Per tutti questi motivi lo scrivente in qualità di rappresentante politico dell’UDC si dissocia dalla attuale maggioranza e dal Sindaco e fornisce le proprie scuse alla Cittadinanza per aver commesso l’errore di credere nella coalizione di centro destra così rappresentata.
Sbagliare è umano perseverare nell’errore è diabolico.

Castellaneta, lì 10/11/2012.
Aldo Pentassuglia

lunedì 5 novembre 2012

dal "Corriere del Giorno" del 5 novembre 2012

l'analisi/Il Bilancio votato in cinque minuti: fenomenologia di una certa politica

Il caso Castellaneta, senza opposizione democrazia monca


 
Per far nascere la democrazia ci sono voluti secoli, ma bastano cinque minuti per farne poltiglia. Il caso di Castellaneta – pochi giri d’orologio per approvare il Bilancio di previsione con un’alzata di mano e senza alcuna discussione, figurarsi con l’opposizione – è un sintomo, l’ennesimo, della patologia di cui soffre la democrazia contemporanea, almeno in Italia.
Senza tirare in ballo la Costituzione di Clistene (Atene, 507 avanti Cristo) o tutto ciò che ne è derivato sino alla Rivoluzione Francese del 1789, per capire quanto la democrazia sia argomento delicato, basti ricordare ciò che ne pensava Winston Churchill, uno che il “governo del popolo” (secondo l’etimologia greca) l’ha difeso dal Nazifascismo: «La democrazia è la peggiore forma di governo, a eccezione di tutte le altre». E’, insomma, una forma di governo perfettibile con un problema di fondo: ci sarà sempre chi brigherà, o agirà, per ottenere l’esatto opposto. Dunque, è come correre su un tapis roulant, sempre in precario equilibrio. E ogni tanto si finisce a gambe levate.
A Castellaneta, nel loro molto piccolo, è andato in scena un episodio – singolo, vogliamo crederlo – di democrazia minore, una specie di amministrazione col cronometro in cui non è prevista la controparte, cioè l’opposizione, perchè avvertita come un fastidio. Una roba che, appunto, fa perdere tempo ad una maggioranza fast-food che, come fosse un cibo precotto “scongela” un atto fondamentale come il bilancio e lo cuoce a puntino. E giù coi baci al volo, il darsi di gomito e i sorrisini come in un filmetto di Pierino, alias Alvaro Vitali, per la “geniale trovata”.
Senza minimamente tener conto che aspettare qualche minuto (al di là dell’avvilente premeditazione del blitz, preparato come in un film di spie con gli orologi sincronizzati) oltre a chiamare in causa la pura buona creanza, rappresenta semplicemente il modo per rendere compiuto il rito democratico, altrimenti monco, che si consuma nel Consiglio comunale. Se manca l’opposizione non è più facile governare, ma si può farlo senza alcun controllo. La sua presenza, invece, è così connaturata alla democrazia occidentale che accampare scuse come “il ritardo” risulta una toppa peggiore del buco.
Il che non può certo rassicurare gli amministrati, di destra, di sinistra e di centro, sul “come” viene gestita la cosa pubblica. Anzi, fa sorgere il concreto dubbio che nella “casa di vetro”, una volta oscurate le finestre, si possa fare quel che gli pare. Povera democrazia.



CONSIGLIO COMUNALE DEL 3 NOVEMBRE 2012


IL CONSIGLIO COMUNALE PIU' VELOCE DEL MONDO

INTERVISTA STUDIO 100 PRIMA PARTE

INTERVISTA STUDIO 100 SECONDA PARTE

INTERVISTA STUDIO 100 TERZA PARTE

intervista La7