venerdì 13 maggio 2011

da "la gazzetta del Mezzogiorno" del 11 maggio 2011

Castellaneta Marina non c’è tra le 233 località premiate, punteggio troppo basso

Un’inezia di raccolta differenziata in meno. E per le dune di Valentino salta la conferma




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L'immagine, la realtà e la burla.
La spiaggia di Castellaneta Marina non ha riottenuto il riconoscimento ambito da tutte le stazioni balneari, la Bandiera Blu. Non sta fra le 233 spiagge virtuose italiane, fra le quale sta la vicina Marina di Ginosa.
La notizia ha stentato a farsi largo nella piccola cittadella politica paesana, perché in nottata erano partiti per averla e portarla in città il sindaco Italo D'Alessandro e il delegato Giovanni Prenna. Poi da Internet e dalle agenzie la voce prende consistenza. La verifica, ancora incredulo, l'assessore Giuseppe Coriglione telefonando al sindaco, il quale ammette la mancata assegnazione. Intanto in Facebook, il primo balcone su piazza Progetto Comune dice: persa la Bandiera blu non ci resta che la Bandiera bianca e il Pd vorrebbe andare a farsi friggere.
Ma che cosa é successo di preciso? Lo spiega il sindaco al "Corriere" sulla via del ritorno: "L'esclusione viene da Copenaghen. Siamo andati a Roma perché invitati a ritirare la Bandiera Blu, ho con me la lettera, che mostrerò alla stampa appena rientrato. Quando ci siamo accorti che non eravamo fra i premiati ho chiesto spiegazioni e sia il presidente della Fee italiana, Mazza, sia la sua segretaria Creo erano costernati. Dalla prima indagine abbiamo capito che il riconoscimento per quest’anno ci é stato tolto in Danimarca soltanto per due motivi: perché la raccolta differenziata non é arrivata al 10%, ma solo al 9,9% e perché sono mancati i corsi di educazione ambientale. lo ho chiesto alla signora Creo una relazione scritta su questo disguido, cioè sull'essere stati invitati perché meritevoli della Bandiera Blu e, una volta a Roma, trovarci fuori elenco. Noi riprende il sindaco abbiamo risposto positivamente a tutti i criteri per il riconoscimento della Bandiera Blu, pulizia delle acque, efficienza della depurazione, esistenza della rete fognaria, raccolta differenziata e "di rifiuti pericolosi, aree pedonali, pista ciclabile, arredo urbano e arredo verde, esistenza di tutti i servizi, servizi sanitari, dalla guardia medica alla farmacia, struttura di salvamento, accesso per i diversamente abili, informazioni soddisfacenti, strutture alberghiere, certificazione ambientale, attività di pesca".
L'intermittenza del cellulare perchè il sindaco è in macchina consiglia di chiudere la conversazione, ma D'Alessandro vuol dare un altro particolare: aspetto la relazione della Fee italiana sia per spiegare ai nostri turisti che non è cambiato quasi nulla per il nostro mare, sia per spiegare al Consiglio comunale che noi abbiamo speso questi 150 euro perché chiamati a Roma".
Di certo, la perdita della Bandiera Blu é un grave danno d'immagine, soprattutto in un periodo di crisi; nell'economia dei beni voluttuari, i primi ad essere posposti alle necessità, può bastare un piccolo calo percentuale per compromettere un'intera stagione.
Per alcuni, il pericolo di un aggravio della crisi, é un motivo in più per pronunciare giudizi di colpevolezza sull'Amministrazione, per altri é "un frutto di stagione", estiva e amministrativa, per i più, coloro che s'abbarbicano alla realtà effettuale, non esiste proprio, perché Castellaneta Marina ha il suo zoccolo duro di turisti, quelli che mettono al sicuro la stagione: quanti hanno la villa nella sua pineta e i molti pendolari, per i quali quel mare é da sempre il loro. Infine c'e chi mette in discussione tutto “l’ambaradan”" della Bandiera Blu": che va dall’autocertificazione a controlli cartacei, invece che dal vivo. E conclude: "Questo e sempre lo stesso mare, con e senza bandiere blu".
E tuttavia due corsi di educazione ambientale, ora che la salvaguardia ambientale é tema d'attualità dovunque, e un meno 0,01% di raccolta differenziata, cioè nulla, perché nulla é anche il 10% di differenziata, lasciano l'amaro in bocca, in tutti: quasi una burla.

lunedì 2 maggio 2011

da "Pese 7"

LA MAGGIORANZA VACILLA ANCORA
D' Alessandro chiama Capriulo all'incontro, la coalizione di opposizione invita D' Alessandro alle dimissioni



da "la Gazzetta del Mezzogiorno" del 30 aprile 2011



dal "Corriere del Giorno" del 29 aprile 2011

INTERVISTA STUDIO 100 PRIMA PARTE

INTERVISTA STUDIO 100 SECONDA PARTE

INTERVISTA STUDIO 100 TERZA PARTE

intervista La7