martedì 9 marzo 2010

“Guerra” del Parco. Assindustria all’attacco

Confindustria Taranto contesta alla Regione il rigetto delle istanze di esclusione dal Parco naturale regionale ”Terra delle Gravine” avanzate da alcune aziende. “Rilevanti attività economiche rischiano di pagare un prezzo assai elevato, fino alla chiusura, per la sommaria superficialità delle conclusioni adottate dall’Ufficio”.

In una nota inviata all’Ufficio Parchi della Regione Puglia, (e per conoscenza al Presidente e all’Assessore all’Ambiente della Regione) l’associazione degli industriali contesta l’esito delle istruttorie, premettendo che la necessità di esclusione dall’area da parte delle aziende nasce dai numerosi vincoli urbanistici cui devono necessariamente far fronte in virtù di tale ubicazione, che comporta costi elevatissimi e disagi enormi per le stesse attività imprenditoriali.
“Dopo un primo screening - spiegano da Confindustria - abbiamo presentato solo una decina di richieste di esclusione per attività produttive che interessavano, peraltro, aree poste ai margini esterni del perimetro del parco e che già sarebbero dovute essere escluse in fase di prima perimetrazione”. L’accento è sulla “assoluta mancanza di considerazione nei confronti della sorte di rilevanti attività economiche”. L’invito è a “rivedere con maggiore attenzione le singole posizioni al fine di giungere, attraverso una seria ed equilibrata valutazione dei diversi interessi in gioco, a provvedimenti che tutelino le finalità istitutive del Parco senza determinare irreversibili danni economici ed occupazionali in un’area già fortemente gravata da tali problematiche”.

Fonte: www.tarantosera.com

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