lunedì 2 marzo 2009

PARCO DELLE GRAVINE

MOTTOLA RIUNIONE AL MUNICIPIO DEI SINDACI DEL VERSANTE OCCIDENTALE, I TIMORI DEI RAPPRESENTANTI DEI CACCIATORI 

Gravine, domani vertice sul parco convocato dall’assessore Losappio Il sindaco Quero: «Va fatta chiarezza sui proprietari agricoli» 

[F.Fr.] 


  • MOTTOLA . La convocazione per domani a Bari, presso l’assessorato all’Ambiente della Regione Puglia, organizzata dall’assessore Losappio, fa insorgere i sindaci dei comuni interessati alla perimetrazione del Parco delle Gravine che si sono incontrati mercoledì pomeriggio a Mottola. Alla riunione hanno partecipato anche i rappresentanti delle associazioni di categoria (Coldiretti e Confagricoltura) e le associazioni venatorie. 
  L’argomento della riunione, convocata dal sindaco Giovanni Quero presso uno dei saloni del Palazzo Municipale, ha riguardato lo stato di attuazione del Parco delle Gravine ed ha visto la partecipazione del consigliere regionale di maggioranza Donato Pentassuglia. Tra i sindaci il più furente è apparso Cristella di Laterza: «Bisogna andare compatti e forti di una proposta. Non può decidere un assessore - rimarca Cristella - le sorti di un territorio dove ha visto nel tempo il sacrificio dei nostri genitori». La proposta del sindaco laertino è quella di incaricare una rappresentanza all’incontro con Losappio di lunedì per la consegna di un documento che proponga di adottare per il Parco delle Gravine lo stesso percorso adottato per l’approvazione del Parco dell’Of anto. Il sindaco Quero ha proposto di pretendere da Losappio una risposta circa le istanze di esclusione dall’area del parco da parte dei proprietari agricoli. Ha ricordato che al comune di Mottola 
sono giunte 319 istanze di esclusione (90%). Ma è emerso che anche al comune di Laterza sono circa 200 le istanze di esclusione, a Massafra 80 e così anche in altri comuni, così come rappresentato dal presidente della Confagricoltura Giovinazzi. Per tale ragione Quero ha ribadito la necessità di conoscere la quantità degli ettari che verranno estrapolati dalla perimetrazione del parco e la rideterminazione dei confini. E poi - ha aggiunto Quero - serve conoscere la quantità reale di area perimetrata per quantizzare l’onere spettante. Arcangelo Rizzi, presidente ancora in carica della Comunità Montana, ha proposto di dare mandato a Quero di rappresentare i comuni e le associazioni lunedì alla Regione, pur condividendo l’impegno comune di affrontare il problema. Il contributo del consigliere Pentassuglia è stato fondamentale per il suo impegno ad essere disponibile a stare con il territorio. La sua è stata una esortazione ad avere una linea unica e a partecipare lunedì, presentando una proposta che sia la base di discussione con Losappio per aprire un dibattito. Tutti i presenti hanno dato il loro contributo di proposte. Per Giovanni Bruno, del Comitato Tecnico Faunistico, il Parco deve rimarcare soltanto i solchi gravinali. Rocco Buttiglione, dell’associazione venatoria, ha proposto una riduzione dell’area a 16 mila e 500 ettari, all’oasi già esistente interdetta alla caccia, Francesco Liuzzi ha aggiunto che i cacciatori rischiano di non avere più territorio. Per Lisi, dell’asso - 
  ciazione liberi cacciatori, è giusto portare avanti la proposta del sindaco Cristella. Perplessità sulla riunione barese è stata manifestata dal sindaco di Palagianello Labalestra e l’assessore Rochira di Castellaneta. 
  La loro voce l’hanno fatta sentire anche l’assessore Carriero di Martina Franca, Leonardo Pugliese, vice sindaco di Laterza, e l’assessore Carone di Crispiano, tutti concordi ad intraprendere un’azione comune.

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intervista La7