venerdì 26 novembre 2010

LA PROTESTA DI UNA DIPENDENTE SPOSTATA IN UN UFFICIO INESISTENTE. ERA DA QUATTRO ANNI IN SERVIZIO PRESSO IL GABINETTO DEL SINDACO

Una dipendente comunale spostata dall’ufficio del sindaco Italo D'Alessandro, dove era in servizio da quattro anni, per fare posto alla staffista del primo cittadino e trasferita in un sottoscala "fantozziano". Sfrattata "illegittimamente" secondo le opposizioni che sulla questione hanno presentato due interrogazioni al sindaco.
E' la vicenda di una dipendente del Comune addetta alla segreteria del sindaco da quando il commissario prefettizio Paola Galeone aveva, nel 2006, istituito l’ufficio di gabinetto del primo cittadino. In precedenza la donna era addetta all’ufficio contratti al quale e stata riassegnata lo scorso 4 novembre, quando D'Alessandro, con proprio decreto, ha assunto a tempo determinate, per due mesi, una staffista. Ma la dipendente avrebbe riferito che l’ufficio contratti non opera da tempo, trovandosi infatti ad avere a che fare con una scrivania vuota. Il tutto e avvenuto alcuni giorni fa, tanto che la donna ha inscenato una sorta di protesta, sedendosi platealmente all'ingresso dei corridoi di Palazzo di Città per dimostrare che non vi sarebbe alcuna pratica da svolgere per il servizio a cui e stata affidata.
Cosi sette consiglieri di opposizione due giorni fa hanno presentato due interrogazioni per chiedere "su quale fondamento giuridico e stato costruito il decreto del sindaco numero 89 del 4 novembre con il quale e stata rimossa dall’ufficio di gabinetto del sindaco la dipendente che da diversi anni ha svolto le relative mansioni senza alcuna nota di demerito, sostituendola bruscamente con altra utilità presa dall'esterno atteso che la normativa vigente consente il ricorso all’esterno per simili incarichi a condizione che non sia possibile reperire tra i dipendenti le professionalità richieste".
In merito invece a come si sarebbe svolta la vicenda, i consiglieri chiedono "se risponda al vero che siano stati impartiti ordini di intervento anche dei vigili urbani per convincere la dipendente spostata repentinamente e immotivatamente ad altro ufficio; se risponda al vero che tale ordine abbia provocato un comprensibile stato di malessere per la dipendente; se non ritenga giusto ed opportune riesaminare la questione, anche in considerazione del fatto che la suddetta dipendente occupava il posto in questione in maniera del tutto legittima e che lo stesso posto è occupato ora da unita esterna in maniera del tutto illegittima".
Angelo Loreto


dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 25.11.2010

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