lunedì 25 ottobre 2010

Dal Corriere del Giorno di domenica 17 ottobre 2010

Passa a maggioranza il riequilibrio di Bilancio: saranno saldati debiti extra per un milione di euro

Ospedale, arrivano “giorni caldi”. Tutti i consiglieri chiedono un’assemblea per protestare contro la chiusura della Tac.

Più che l’ospedale riequilibrare l’ospedale. “Galeotta” fu la pausa.
Nel Consiglio comunale di riassetto del bilancio, penultimo della prima sindacatura di Italo D’Alessandro, seduta fra le più uggiose di tutte le assemblee, perché fatta di cifre, Annibale Cassano, Pdl, crea “un coup de theatre”.
Esauriti, con un po’ di polemiche, i punti minori, chiusa la pausa caffè, appena rientrati in aula e prima che l’assessore al Bilancio Vito Perrone si accingesse a relazionare, Cassano, medico del Pronto soccorso dell’ospedale di Castellaneta chiede la parola per cosa grave e dice: dal primo novembre chiude la Tac e si andrà a Massafra, fra poco anch’io potrei andare altrove, l’ospedale è in progressivo decadimento, occorre che l’amministrazione si mobiliti, cominciando col convocare un Consiglio comunale monotematico ad horas. La proposta viene rilanciata dal Pd Mimmo Salemme e fatta propria del presidente del Consiglio Giovanni Gugliotti, il sindaco chiede il tempo di prepararla, i consiglieri comunali presenti in aula, di maggioranza e minoranza, formalizzano la richiesta di tenere consiglio con all’Odg il solo problema dell’ospedale.
Il diritto alla salute è uno di quei diritti non fungibili, per i quali la popolazione scende in piazza, Si annunciano giorni caldi per il paese, già scosso per il pensionamento d’autorità del primario di Cardiologia, Antonio Scarcia, che per altro lavora in una clinica privata, ma al soldo della stessa Asl, perché dunque non mantenerlo nel suo ospedale? L’idea che possa andarsene anche Cassano è olio sul fuoco. Poi resta ancora una domanda: perché spendere milioni per un ospedale nuovo e privato, sia pure d’eccellenza, e, con molto meno, non si rende d’eccellenza l’ospedale del capoluogo ed efficienti tutti gli altri sette ospedali di Terra ionica?
Per il Consiglio di riequilibrio di bilancio, la maggioranza ha riconosciuto un milione di euro di debiti fuori bilancio, rivenienti da sentenze, decreti ingiuntivi e servizi, e ha trovato le fonti finanziarie per saldarli.
Perrone ha detto anche che l’amministrazione ha rispettato il Patto di stabilità e che ha intercettato 8 milioni e mezzo di finanziamenti per le opere in programma, dalle scuole, alla gravina, alla piscina.
Luigi Notarfrancesco, Pd, leggendo una lettera agostana di Rocco Loreto ha ammonito l’Amministrazione a fare chiarezza nei conti perché molti “dati sono inattendibili e nascosti sotto il tappeto”.
Angelo Loreto, capogruppo del Pd, ha pronunciato il discorso politico notando che se l’Amministrazione fa debiti fuori bilancio per i lavaggi dello scuolabus o in copisteria, vuol dire che è messa male, che svolge solo ordinaria amministrazione, come ammesso da Vito Capriulo, consigliere di maggioranza. Manca la programmazione, ha continuato Loreto, ne può essercene perché i dirigenti vengono confermati per mesi, sono precari anch’essi.
Prima del riequilibrio, Giustino Massafra, ha chiesto dove siano i 2 milioni delle Protezione civile per le calamità atmosferiche e perché non sia stata inoltrata la pratica per le grandi piogge di marzo. Il dirigente D’Alò ha risposto che il suo ufficio sta per presentare i progetti dei due milioni mentre s’è tinta di “giallo” la storia delle piogge marzoline.

Giuseppe Rochira ha di nuovo denunciato l’abbandono e la spoliazione dell’impianto di “finissage” delle acque del depuratore, che si perdono in gravina, invece di essere utilizzate per le campagne.
Poi, quando Angelo Loreto ha elogiato l’operato dell’assessore ai lavori pubblici Cosimo Recchia, lo stesso Rochira ha dato vita a un siparietto punzecchiando Recchia per il suo passato nel Pd e Loreto juniorper la sua separazione da Rocco Loreto, dicendo: ha avuto un buon maestro, immediata la replica di Cassano: Recchia è venuto a destra da sinistra e tu da destra te ne sei andato asinistra; replica: pensa invece a quanti amministratori di destra hanno votato a sinistra nelle passate regionali.

Si ride, quasi un’allegra brigata, il che rende inspiegabili alcuni momenti che sanno di invasamento.
Nel suo discorso di presentazione della realtà amministrativa, il capogruppo del Pdl, Walter Rochira, ha detto che il Piano triennale delle opere pubbliche non è libro dei sogni, ma ha una sua concretezza che sarà realtà già il prossimo anno: cimitero, canile, Villa De Gasperi, Lungomare a Castellaneta Marina, percorso in gravina. Rochira ha concluso con un appello al lavorare insieme.
Dopo il riassetto l’assessore ai Servizi sociali, Alfredo Cellamare ha avuto l’unanimità al suo Piano e la promessa dal Pd di mantenere lo stesso  assessorato anche se e quando al Comune dovesse salire la sinistra.
Nel corridoio non s’è ancora spenta l’ira di Franco Venere per il ricorso al Tar da parte del Pd, per un emendamento presentato in ritardo ma con nulla di illecito: “non abbiamo rubato, né detto falsità, né fatto abuso di potere” scandisce Venere e si lascia sfuggire un paragone da savana.
Infine, chi assista al Consiglio di Castellaneta nota che i consiglieri non sono 20 più il sindaco, ma ventuno più i dirigenti, che sono i veri interlocutori delle opposizioni; ed invece il dibattito dovrebbe svilupparsi soltanto fra politici.

Michele Cristella 

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intervista La7