venerdì 10 settembre 2010

dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 10 settembre 2010


CASTELLANETA MARINA LA FINANZA METTE I SIGILLI AD 220 METRI QUADRATI. VIOLATO IL VINCOLO PAESAGGISTICO

  Più spazio all’enogastronomia ma l’area era abusiva
     

• Un'area di 220 mq adiacente ad un'attività commerciale operante nel settore eno-gastronomico all'interno della quale erano state abusivamente edificate opere in muratura utilizzate illecitamente per l'esercizio della stessa attività è stata sequestrata in località «Bosco pineto», a Castellaneta Marina, dai militari della Tenenza della Guardia di finanza di Castellaneta. L’ope - razione rientra nei controlli finalizzati alla repressione dei reati in materia di polizia demaniale, hanno sequestrato.
   In particolare, i finanzieri hanno accertato che l'area in questione, dove erano state realizzate scalinate, muri di contenimento e terrazzamenti, nonchè posizionati gazebo, tavoli e sedie, ricadeva su una zona sottoposta a vincolo paesaggistico di interesse comunitario, nella cosiddetta zona Sic, sito di importanza comunitaria. Una persona è stata denunciata, mentre sono in corso accertamenti volti ad identificare ulteriori responsabili.
   Alla fine di luglio due piscine scoperte di altrettante strutture turistiche, due alberghi sul mare, furono sequestrate a Castellaneta Marina per l’assenza delle prescritte autorizzazioni per lo scarico delle acque reflue. Gli am ministratori dei due complessi sono stati denunciati a piede libero.
   Nel novembre del 2007, invece, fece scalpore, il sequestro della Città del Catalano, il centro residenziale costruito alle porte di Castellaneta Marina. In quella che fu denominata operazione Galasso, il Corpo Forestale dello Stato rese off limits un’area di 17mila metri quadrati comprendente abitazioni e altre strutture. 

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intervista La7