mercoledì 16 dicembre 2009

IL PUG COSI' NECESSARIO CHE L'HA EVOCATO PERFINO MONS. FRAGNELLI

Il Pug? Come la coda dell’asino. Nelle strade adiacenti al municipio è “nu dischadisc”, quasi una farneticazione: il vescovo Pietro Maria Fragnelli, dall’altare, rivolto al sindaco e ai suoi, ha detto: Ma quand’è che lo fate questo Pug? 

Ma tu stavi in chiesa? Hai sentito con le tue orecchie queste parole? La chiesa era gremita, ed io stavo in posizione che ho potuto vedere le facce del sindaco e dei suoi… Sbiancate… Il bronzo non può sbiancare… No, erano diventate di un pallore mortale… Ognuno ha guardato la punta delle scarpe dell’altro. 

Quindi anche il vescovo… Però, diciamola tutta: questi meritano ogni rimbrotto, ma il vescovo ha esulato dai suoi compiti… 

Ha fatto un’ingerenza… Sì, mo’ direte che è un Imam pure mons. Fragnelli… Diciamo che è un profeta all’antica, quelli che nel deserto erano il monito di Dio o la voce della coscienza di re dissoluti o traffichini… All’ultimo profeta del deserto, a San Giovanni Battista, gli tagliarono la testa e poi non ne sono apparsi più… Anche perché misero in croce il povero Cristo… 

Voi sempre mangiapreti siete, torniamo al Pug la cui necessità è stata predicata dall’altare. Tu che sai tutto, hai saputo la reazione dei politici? Nessuna reazione… Secondo me quelli non si guardano più nemmeno allo specchio… Per non vedere le loro facce di… 

Ma secondo voi perché s’è mosso il vescovo? Il vescovo, questo almeno, solo un’altra volta s’ingerì… In Italia i preti stanno sempre ingeriti… 

Ascoltata la solita anticlericalità, quand’è che s’ingerì mons. Fragnelli? In estate, dopo i morti di maggio all’ospedale. L’ospedale si era svuotato, non ci andava più nessuno. Il vescovo convocò tutti in curia e dolce dolce mise tutti dinanzi alle loro responsabilità… 

Non vorrai dire che l’ospedale s’è ripreso grazie a quell’intervento. Una cosa è certa, quella chiamata diede un po’ di vigore agli esangui medici e ai politici che come al solito non sanno mai che cosa fare. 

E dunque? I preti sono come i lupi, scendono dai monti quando sono affamati… Stavolta, pur mangiapreti, hai azzeccato il paragone. Se il vescovo s’è mosso vuol dire che la cosa è grave… Giusto, la situazione è grave due volte: perché la maggioranza non è capace di prendere una posizione e perché l’opposizione non esiste proprio… 

Che vuoi dire, che il vescovo s’è messo a fare l’opposizione? Tu la meni sempre in politica… Ora a Castellaneta il vescovo è l’unico che può parlare a nome del popolo… 

Sì, è il suo alfiere… Va bene, teniamo in considerazione la tua pregiudiziale antipatia per i preti, ma occorre una spiegazione a questa sterilità dell’amministrazione… 

Facciamo il punto: non esiste l’opposizione, a Laterza, dove neppure lì esiste l’opposizione, il sindaco fa ciò che vuole; qui nulla, eppure la maggioranza qui può disporre dell’esperienza e dell’autorevolezza di un parlamentare… E per di più per come è ridotta l’opposizione non hanno da temere neppure per le prossime elezioni comunali… 

Spiegati. Loreto, il Rocco, s’è fatto fregare il partito, quindi… È mezzo rincitrullito… E non ha successori… Non mi dirai che a sinistra non esistono persone in grado di avere la fiducia popolare… Quelle esistono, ma di esse non si fidano quelli che non si son fidati di Loreto… Il Rocco… E gli hanno fatto le scarpe. Quand’è così, questa maggioranza può suicidarsi di nuovo, cioè darsi un nuovo assetto. 

Voi ve ne andate sempre a zonzo… Che vuoi sapere mo’? Questo Pug evocato dal vescovo, pensate che apparirà? Art che art e u lup e pecr… Che significa? Il nostro vescovo pur essendo di un paese agricolo non sa nulla di agricoltura… 

Sempre a vuoti giri tu… Che cosa dicono i contadini… I zappatur dicono tutto e il contrario di tutto… Dicono anche una cosa pertinente a noi: quann u ciucc ne men a tre ann a cod (quando l’asino non mette la coda a tre anni, ndr)… Ne men chiù (non le mette più, ndr)… Questi la coda non l’hanno menata a metà del loro mandato, sperare che facciano qualcosa è come sperare che l’asino metta la coda a 15 anni. 

E quindi? Il vescovo avrebbe dovuto dire: Non è cos’a vostr, sciatven (non è cosa per voi, andatevene, ndr). E mo’ sciogliamo questo capannello che ci stanno osservando…  

Michele Cristella 

Fonte: Corriere del Giorno 10/12/2009

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