lunedì 20 agosto 2012

dal "Corriere del Giorno" del 18 agosto 2012


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IL VENTO DI CASTELLANETA PRODURRà UTILI IN SVIZZERA

Al Comune una royalty del 2,5%: 280mila euro su un fatturato stimato di quasi 30 milioni

Il vento di Castellaneta soffierà milioni di euro sino in Svizzera. Esattamente a Berna, sede di Bkw Ag, società che grazie ad un investimento totale di oltre un miliardo di franchi svizzeri – dopo l’attivazione del parco eolico di Castellaneta – potrà vantare un portafoglio eolico operativo con una potenza installata di 400 Mw e una futura produzione annua di circa 800 milioni di chilowattora.Tra questi anche i 162 milioni che saranno prodotti nella farm eolica in avanzata fase di realizzazione tra la Statale 7 e la zona  Caccamone, a nord del territorio di Castellaneta e a breve distanza da Laterza. Uno dei punti più ventosi di Puglia, tanto da attirare – tra il 2006 e il 2007 – una pioggia di richieste d’autorizzazione per impianti eolici di grossa taglia. Un numero mostruoso, oltre 400 pale, da “distribuire” proprio tra Castellaneta e Laterza.

Da allora, sono andate in porto soltanto le 28 torri (su 40 richieste) del progetto presentato da Green Engineering & Consulting, società campana che ha poi ceduto l’intero “pacchetto” a Tozzi Holding di Ravenna che lo sta realizzando attraverso la controllata Tozzi Renewable Energy, che tecnicamente è un’Epc contractor: azienda, cioè, che progetta, realizza e consegna “chiavi in mano”.A costruire materialmente il parco eolico è invece la Vestas, gruppo danese leader del settore e con un impianto produttivo a Taranto. Una commessa da 100 milioni euro, cifra che rende l’idea di quanto i 56 Megawatt di potenza del parco eolico di Castellaneta (28 torri da 2 Mw) siano importanti per l’acquirente elvetico, che gestisce un totale di 211 turbine eoliche, tra queste 16 in Svizzera (22 Mw), dove è di gran lunga il principale gestore di impianti eolici, 85 in Germania (145 Mw) e 110 in Italia (225 Mw).

La transazione è stata formalizzata nell’aprile scorso, per una cifra che Tozzi Holding e Bkw hanno voluto tenere riservata, e diverrà esecutiva nel primo trimestre del 2013 consentendo al gruppo di Berna di consolidare la sua posizione di principale gestore svizzero di impianti eolici su scala nazionale ed internazionale.Già, ma cosa resta sul territorio? Le ricadute essenzialmente sono due. La prima è per i proprietari terrieri: i suoli su cui stanno sorgendo le torri sono stati affittati ad un prezzo che oscilla tra i 6mila e gli 8mila euro annui.

La seconda riguarda il Comune di Castellaneta, che nel giugno 2007 (sotto la gestione commissariale) ha siglato la convenzione che gli consentirà – dal gennaio 2014 – di incassare una royalty del 2,5% sull’energia prodotta nel parco eolico. Una somma che, a prezzi 2011, si può stimare in circa 280mila euro annui. Spiccioli rispetto alla montagna di euro che finirà in Svizzera: circa 11,3 milioni di euro annui per l’energia prodotta, più 18,3 per gli incentivi, i cosiddetti certificati verdi quotati nel 2011 a 113,1 euro al Megawattora. Un vero affare. Per gli svizzeri. 

Massimo D'Onofrio
Corriere del Giorno

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