mercoledì 27 aprile 2011
Invasi dai rifiuti !
Sindaco, ma che fine fanno le nostre tasse ?Ma è Napoli o Castellaneta Marina? E' la stessa domanda che si pose la «Gazzetta» a fine agosto con la sua inchiesta sullo stato in cui versa la frazione marina. A quasi un anno di distanza, lo stesso quesito ci e stato riformulato da un lettore che, con tanto di foto, testimonia come da allora ben poco è cambiato.
E' meta aprile, Domenica delle Palme e i primi turisti e residenti iniziano a fare capolino sulle spiagge e nelle ville. Complice il bel tempo, la località balneare che conta circa duemila ville e tre chilometri di spiagge libere e gestite da stabilimenti inizia ad animarsi. Ma le sorprese non mancano. E fanno da contrasto con la Bandiera Blu ottenuta nelle ultime due stagioni. Così il proprietario di una villa in via Zond ha deciso di fotografare lo "spettacolo" e di porre una domanda al sindaco Italo D'Alessandro: "Vorrà il sindaco di Castellaneta spiegare ai cittadini, ed al giudice dove esista ancora l'obbligatorietà dell'azione penale, come impiega i proventi da Ici ed Tarsu della ricca frazione?".
L'interrogativo è lo stesso che ormai da anni pongono le due associazioni che riuniscono i proprietari delle ville. Ovvero in quale percentuale gli introiti delle tasse raccolti a Castellaneta Manna vengano usati per finanziare interventi sul posto e quante di queste somme vengano invece utilizzate per la normale amministrazione di Castellaneta città. Da tempo le associazioni chiedono che venga fissata una percentuale bea definita da destinare a interventi sul posto ma non se n'e mai fatto nulla. E' stata questa una delle proposte per tentare di risolvere i numerosi problemi che da tempo assillano Castellaneta Marina. Questioni come gli allagamenti delle strade e l'illuminazione pubblica.
Da qualche anno si è però aggiunto il dilemma relativo alla raccolta del rifiuti. La scorsa estate la protesta salì di tono talmente tanto da sfiorare una vera e propria clamorosa iniziativa. I cittadini annunciarono di essere pronti a utilizzare i cumuli di rifiuti lasciati per giorni nelle strade interne come "arma" per bloccare le stesse arterie. Diverse furono le segnalazioni che arrivarono alla Gazzetta. Da parte nostra, ci rivolgemmo al sindaco per chiedere il motivo dei ritardi nella raccolta dei rifiuti. Rispose che spesso le auto vengono parcheggiate in modo da impedire ai mezzi di accedere alle strade più strette. "E perché allora non intervengono i Vigili e le fanno rimuovere?” fu la reazione spontanea dei villeggianti. Che non trovò risposta.
Nel 2011 la storia inizia a ripetersi A due mesi dall'arrivo dell'estate le segnalazioni ricominciano. Non solo quelle relative ai quintali di immondizia lasciata accanto ai cassonetti, compresi i numerosi sacchi di aghi di pino che però non vanno nei cassonetti (perché spesso i cittadini non aiutano). Ma anche quelle che parlano dello stato delle spiagge. L'alluvione di Ginosa Marina ha causato lo spiaggiamento di decine di tronchi di albero sradicati dalla piena del Bradano, trascinati in mare e poi trasportati dalla corrente a decine di chilometri di distanza. I proprietari degli stabilimenti hanno già provveduto a pulire i tratti in loro concessione. Ma la nuova stagione promette nuove proteste.
Angelo Loreto
E' meta aprile, Domenica delle Palme e i primi turisti e residenti iniziano a fare capolino sulle spiagge e nelle ville. Complice il bel tempo, la località balneare che conta circa duemila ville e tre chilometri di spiagge libere e gestite da stabilimenti inizia ad animarsi. Ma le sorprese non mancano. E fanno da contrasto con la Bandiera Blu ottenuta nelle ultime due stagioni. Così il proprietario di una villa in via Zond ha deciso di fotografare lo "spettacolo" e di porre una domanda al sindaco Italo D'Alessandro: "Vorrà il sindaco di Castellaneta spiegare ai cittadini, ed al giudice dove esista ancora l'obbligatorietà dell'azione penale, come impiega i proventi da Ici ed Tarsu della ricca frazione?".
L'interrogativo è lo stesso che ormai da anni pongono le due associazioni che riuniscono i proprietari delle ville. Ovvero in quale percentuale gli introiti delle tasse raccolti a Castellaneta Manna vengano usati per finanziare interventi sul posto e quante di queste somme vengano invece utilizzate per la normale amministrazione di Castellaneta città. Da tempo le associazioni chiedono che venga fissata una percentuale bea definita da destinare a interventi sul posto ma non se n'e mai fatto nulla. E' stata questa una delle proposte per tentare di risolvere i numerosi problemi che da tempo assillano Castellaneta Marina. Questioni come gli allagamenti delle strade e l'illuminazione pubblica.
Da qualche anno si è però aggiunto il dilemma relativo alla raccolta del rifiuti. La scorsa estate la protesta salì di tono talmente tanto da sfiorare una vera e propria clamorosa iniziativa. I cittadini annunciarono di essere pronti a utilizzare i cumuli di rifiuti lasciati per giorni nelle strade interne come "arma" per bloccare le stesse arterie. Diverse furono le segnalazioni che arrivarono alla Gazzetta. Da parte nostra, ci rivolgemmo al sindaco per chiedere il motivo dei ritardi nella raccolta dei rifiuti. Rispose che spesso le auto vengono parcheggiate in modo da impedire ai mezzi di accedere alle strade più strette. "E perché allora non intervengono i Vigili e le fanno rimuovere?” fu la reazione spontanea dei villeggianti. Che non trovò risposta.
Nel 2011 la storia inizia a ripetersi A due mesi dall'arrivo dell'estate le segnalazioni ricominciano. Non solo quelle relative ai quintali di immondizia lasciata accanto ai cassonetti, compresi i numerosi sacchi di aghi di pino che però non vanno nei cassonetti (perché spesso i cittadini non aiutano). Ma anche quelle che parlano dello stato delle spiagge. L'alluvione di Ginosa Marina ha causato lo spiaggiamento di decine di tronchi di albero sradicati dalla piena del Bradano, trascinati in mare e poi trasportati dalla corrente a decine di chilometri di distanza. I proprietari degli stabilimenti hanno già provveduto a pulire i tratti in loro concessione. Ma la nuova stagione promette nuove proteste.
Angelo Loreto
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