venerdì 29 aprile 2011

da "la Gazzetta del Mezzogiorno" del 23 aprile 2011

ALLA VIGILIA DELL'ESTATE DI NUOVO PROBLEMI E-mail


mercoledì 27 aprile 2011

Invasi dai rifiuti !
Sindaco, ma che fine fanno le nostre tasse ?Ma è Napoli o Castellaneta Marina? E' la stessa domanda che si pose la «Gazzetta» a fine agosto con la sua inchiesta sullo stato in cui versa la frazione marina. A quasi un anno di distanza, lo stesso quesito ci e stato riformulato da un lettore che, con tanto di foto, testimonia come da allora ben poco è cambiato.
E' meta aprile, Domenica delle Palme e i primi turisti e residenti iniziano a fare capolino sulle spiagge e nelle ville. Complice il bel tempo, la località balneare che conta circa duemila ville e tre chilometri di spiagge libere e gestite da stabilimenti inizia ad animarsi. Ma le sorprese non mancano. E fanno da contrasto con la Bandiera Blu ottenuta nelle ultime due stagioni. Così il proprietario di una villa in via Zond ha deciso di fotografare lo "spettacolo" e di porre una domanda al sindaco Italo D'Alessandro: "Vorrà il sindaco di Castellaneta spiegare ai cittadini, ed al giudice dove esista ancora l'obbligatorietà dell'azione penale, come impiega i proventi da Ici ed Tarsu della ricca frazione?".
L'interrogativo è lo stesso che ormai da anni pongono le due associazioni che riuniscono i proprietari delle ville. Ovvero in quale percentuale gli introiti delle tasse raccolti a Castellaneta Manna vengano usati per finanziare interventi sul posto e quante di queste somme vengano invece utilizzate per la normale amministrazione di Castellaneta città. Da tempo le associazioni chiedono che venga fissata una percentuale bea definita da destinare a interventi sul posto ma non se n'e mai fatto nulla. E' stata questa una delle proposte per tentare di risolvere i numerosi problemi che da tempo assillano Castellaneta Marina. Questioni come gli allagamenti delle strade e l'illuminazione pubblica.
Da qualche anno si è però aggiunto il dilemma relativo alla raccolta del rifiuti. La scorsa estate la protesta salì di tono talmente tanto da sfiorare una vera e propria clamorosa iniziativa. I cittadini annunciarono di essere pronti a utilizzare i cumuli di rifiuti lasciati per giorni nelle strade interne come "arma" per bloccare le stesse arterie. Diverse furono le segnalazioni che arrivarono alla Gazzetta. Da parte nostra, ci rivolgemmo al sindaco per chiedere il motivo dei ritardi nella raccolta dei rifiuti. Rispose che spesso le auto vengono parcheggiate in modo da impedire ai mezzi di accedere alle strade più strette. "E perché allora non intervengono i Vigili e le fanno rimuovere?” fu la reazione spontanea dei villeggianti. Che non trovò risposta.
Nel 2011 la storia inizia a ripetersi A due mesi dall'arrivo dell'estate le segnalazioni ricominciano. Non solo quelle relative ai quintali di immondizia lasciata accanto ai cassonetti, compresi i numerosi sacchi di aghi di pino che però non vanno nei cassonetti (perché spesso i cittadini non aiutano). Ma anche quelle che parlano dello stato delle spiagge. L'alluvione di Ginosa Marina ha causato lo spiaggiamento di decine di tronchi di albero sradicati dalla piena del Bradano, trascinati in mare e poi trasportati dalla corrente a decine di chilometri di distanza. I proprietari degli stabilimenti hanno già provveduto a pulire i tratti in loro concessione. Ma la nuova stagione promette nuove proteste.
Angelo Loreto



venerdì 22 aprile 2011

da "la Gazzetta del Mezzogiorno" del 22 aprile 2011












Prevedibile la risposta del Sindaco che non ha a cuore le sorti del Paese e rifiuta ogni tipo di proposta per mantenere la sua poltrona, ma soprattutto quella degli alleati che gli hanno già recitato il "de profundis".
Meglio un commissariamento che un ulteriore anno di danno alla collettività. Speriamo che non si tiri la corda fino all'ultimo secondo utile per l'approvazione del bilancio (30 giugno con possibilità di rinvio fino al 15 luglio).
Pertanto l'unica soluzione sono le dimissioni del caro Sindaco.

da "la Gazzetta del Mezzogiorno" del 21 aprile 2011

L'IDEA DI MAURIZIO CRISTINI: COINVOLGERE TUTTE LE FORZE POLITICHE


«Governo di salute pubblica per gestire il paese sino al 2012» Coglie tutti di sorpresa la proposta di «Progetto Comune - lo Sud»

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La proposta shock di Progetto Comune-Io Sud: un governo di salute pubblica con tutte le forze in consiglio comunale che dia una guida al paese in questo ultimo anno che precede le elezioni comunali del 2012.
Una sorpresa su tutti i fronti quella lanciata ieri dal leader del movimento, Maurizio Cristini. Sia perché proprio in questi giorni in città campeggiano i manifesti redatti assieme a Pd e Sel che chiedono le dimissioni del sindaco Italo D'Alessandro. Sia perché si tratta di un ennesimo cambiamento di rotta di Progetto Comune che nel 2007 prima denunciò come il programma di D'Alessandro fosse stato copiato da internet, poi lo appoggiò al ballottaggio facendolo vincere per 70 voti, in seguito venne espulso dalla giunta e ora propone una collaborazione.
Ma come nasce questa proposta che Cristini spiega essere condivisa dal suo movimento ma non ancora illustrata ai partiti con cui sta nascendo una coalizione trasversale? "Premesso che dopo l'uscita di Capriulo la maggioranza è diventata minoranza e le sue dimissioni farebbero cosa gradita - spiega l'ex assessore delle giunte Nicolotti e D'Alessandro, un anno di commissariamento bloccherebbe ancora di più un paese già martoriato". E allora Cristini si rivolge a tutte le forze politiche: "Facciamo tutti un atto di coraggio, creiamo un governo di salute pubblica, disinteressato politicamente, che dia alla città il Piano urbanistico, il Piano del commercio e che disegni le linee guida per turismo e agricoltura". Non solo, ma anche per "alleggerire la cappa mostruosa dei rapporti interpersonali lacerati tra politici e politici e tra i cittadini stessi".
Cristini propone che ogni gruppo consiliare abbia un suo i rappresentante in giunta e si dice "pronto ad escludere Progetto Comune dall'esecutivo, dato che i gruppi sono più numerosi dei posti in giunta". La cosa vorrebbe dire mettere assieme, far condividere decisioni a esponenti, per citarne alcuni, che fanno capo all'ex sindaco Rocco Loreto, ai forzisti della prima ora guidati da Annibale Cassano, al primo cittadino stesso. Personalità, insomma, tra le quali lo scontro politico negli ultimi anni è stato al calor bianco. Sembra tanto fanta-politica.
Ma Cristini quanto ci crede? Lui risponde: "Non so se accetteranno, perché per alcuni vorrebbe dire perdere il posto in giunta e per altri rivedere le proprie posizioni. Ma chiedo: la gestione della cosa pubblica e il primo interesse di chi fa politica? Se la risposta è si e se esiste ancora una morale, allora forse la cosa è fattibile".
Angelo Loreto

mercoledì 20 aprile 2011

lunedì 18 aprile 2011

da "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 18 aprile 2011

da "Paese 7"

OPPOSIZIONE: CHE IL SINDACO SI DIMETTTA


Dopo la lettera di Capriulo, la maggioranza non può continuare a governare


L’opposizione torna a chiedere le dimissioni del sindaco, in una conferenza stampa, svoltasi stamattina in aula consiliare.

Il gruppo di opposizione composto dal consigliere ex-AN Giuseppe Rochira, dal PD, da Progetto Comune e da Sel torna, con un nuovo manifesto, a chiedere al sindaco D’Alessandro di lasciare la poltrona di sindaco, non avendo più la maggioranza, né politica né numerica, in consiglio comunale. Con una lettera, infatti, il consigliere Vito Capriulo ha dichiarato di non appoggiare più la maggioranza, in vista dell’approvazione del bilancio.

Il bilancio 2011 può essere approvato entro il 15 luglio. Ad oggi la maggioranza è a 10, quindi nel caso in cui si dovesse portare il bilancio in consiglio, l’amministrazione non avrebbe i numeri per approvarlo.

“Chiediamo al sindaco di dimettersi”, afferma Angelo Loreto, capogruppo consigliare PD. “La maggioranza è in 10 e regge il votificio grazie a Prenna, eletto nella Margherita e a Bardinella, eletto in Progetto Comune. Il sindaco non si rende conto di essere strumento nelle mani di altri che intanto si organizzano per le elezioni del 2012. Noi, in quanto consiglieri comunali, stiamo sfruttando gli strumenti di controllo e proposta che ci competono. Stiamo cercando di dare un contributo diverso perché ora è il tempo in cui tutti devono assumersi le proprie responsabilità.”

Rochira fa un’analisi politica della situazione in consiglio comunale: “D’Alessandro fu candidato perché millantava il valore aggiunto di due liste civiche, Cittadini per Castellaneta e D’Alessandro Sindaco, che riuscirono ad eleggere due consiglieri comunali che, ad oggi, non sostengono più il sindaco. Capriulo ha seguito un percorso lineare e corretto nei confronti della maggioranza, annunciando sin dall’anno scorso che la sua fiducia era a tempo. Dopo un anno le cose non sono cambiate. L’appello va agli assessori, soprattutto ai nuovi, che stanno cercando con la buona volontà di fare qualcosa: dimettetevi per costringere il sindaco a lasciare.”

“Questa amministrazione Sgoverna pur non avendo più i numeri”, commenta Rocco Rizzo di Prog. Com. “Le opere pubbliche sembrano fatte apposta l’ultimo anno per potersi vantare alle elezioni di aver ottenuto risultati, che in realtà non ci sono. È una presa in giro nei confronti dei Castellanetani”.

E Romei, rappresentante di Sel, afferma che “D’Alessandro avrebbe dovuto dimettersi già al momento dell’allontanamento di Progetto Comune. Ora se non ha il coraggio di farlo, dovrebbe almeno proporre l’approvazione del bilancio molto prima del 30 giugno, per verificare la sua maggioranza”.

Alla conferenza stampa è intervenuto anche il coordinatore dell’IDV locale, Gianni Guida, che appoggiando l’azione dell’opposizione, ha anche offerto la collaborazione del nuovo circolo.

venerdì 15 aprile 2011

conferenza stampa

domani mattina, alle ore 11, presso l'aula consigliare, conferenza stampa di tutte le opposizioni.

da "la Gazzetta del Mezzogiorno" del 14 aprile 2011


TRABALLA LA GIUNTA D' ALESSANDRO
Capriulo esce dalla maggioranza. Non ci sono più i numeri per governare

dal "Corriere del Giorno" del 14 aprile 2011

mercoledì 13 aprile 2011

Incontro con Mantovano di venerdi 8 aprile 2011

Venerdi 8 aprile sono stato a Lecce, all' Hotel President, con gli amici di Alfredo Mantovano che hanno deciso di organizzare una manifestazione con la quale far sentire la loro affettuosa vicinanza. 














lunedì 11 aprile 2011

al Sig. Vicesindaco






da "la Gazzetta del Mezzogiorno"del 10 aprile 2011



Al SIg. Vicesindaco che avendo fatto l'assssore nella giunta Nicolotti ed attualmente il Vicesindaco con delega al patrimonio, vorrei ricordare che conosce molto bene la situazione dei contratti "irregolari" e/o "anomali" e/o "morosi". Ricordo anche che l'ufficio Patrimonio aveva un dirigente nominato da questa amministrazione e non si comprende come mai solo oggi qualcuno si rende conto che l'ufficio Patrimonio non esiste più e si procede con il solito proclamo e/o annuncio per evidenziare qualche sterile iniziativa dell'amministrazione.
Al sig. Vicesindaco chiediamo di venire a relazionare in Consiglio Comunale circa le inattività dell'ufficio Patrimonio e circa le eventuali responsabilità del dirigente e le responsabilità politiche di chi gestisce il patrimonio stesso.

da "La Gazzetta del Mezogiorno" del 9 aprile 2011

lunedì 4 aprile 2011

da "Paese sette"

PUNTO D' UNIONE: IL BENE COMUNE




venerdì 1 aprile 2011

I parlamentari del Pdl che aderiscono a Nuova Italia esprimono tutta la loro stima e solidarietà in favore dell’on. Alfredo Mantovano

I parlamentari del Pdl che aderiscono a Nuova Italia, presieduta dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, si sono riuniti nella sede della Fondazione, dopo le dimissioni di Alfredo Mantovano da sottosegretario all'Interno. Tali dimissioni - di cui è stato apprezzato il senso politico, anche perchè seguite a un impegno esplicito fatto assumere dal ministro dell'Interno a Mantovano con le popolazioni più gravate dall'accoglienza - dipendono da una ineguale e iniqua ripartizione dei clandestini arrivati da gennaio sulle coste di Lampedusa; si parla di "clandestini" e non di profughi perchè l'accordo raggiunto nella serata di ieri dal Governo con le Regioni e con le autonomie riguarda coloro che si prevede possano arrivare in Italia a seguito della crisi libica, non i tunisini che sono sbarcati finora. I partecipanti all'incontro concordano sul fatto che, come auspicato dal Capo dello Stato, la ripartizione degli immigrati, qualunque sia la loro qualifica, e quindi iniziando da quelli già arrivati, avvenga in modo proporzionato in tutto il territorio nazionale, e ricordano che non possono essere esclusivamente riversati - come invece è accaduto e sta accadendo - su regioni, come la Sicilia e la Puglia, che finora, anche in epoca non di emergenza, hanno subito il peso maggiore. Tutto ciò deve cominciare dai 2300 clandestini tunisini già partiti da Lampedusa per il porto di Taranto. Per questo chiedono un urgente incontro al Presidente del Consiglio.

INTERVISTA STUDIO 100 PRIMA PARTE

INTERVISTA STUDIO 100 SECONDA PARTE

INTERVISTA STUDIO 100 TERZA PARTE

intervista La7