• C A S T E L L A N E TA . «L'onorevole Patarino non può far finta di cadere dalle nuvole dicendo che il sindaco D'Alessandro non ascolta i commercianti. Deve ricordare che nel 2007 fu lui, da un giorno all'altro e non so per quali motivi, ad imporre la candidatura D'Alessandro». Il dibattito sorto all'indomani dell'inchiesta della Gazzetta sullo stato di Castellaneta Marina, che ha accolto il parere del parlamentare di "Futuro e libertà", Carmelo Patarino, lancia lo spunto per l'ennesimo scontro interno al centrodestra castellanetano.
Giuseppe Rochira, alle comunali di tre anni fa più suffragato di An e ora passato all'opposizione, dice che le critiche di Patarino all'amministrazione in tema di turismo «sono condivisibili, così come condivido quelle degli albergatori e della Confcommercio, ma devo ricordare che le mie dimissioni da commissario di An coincisero con la scelta di candidare a sindaco D'Alessandro, nel momento in cui si stava seguendo un altro percorso, quello di un governo di salute pubblica guidato da una persona super partes. E invece - prosegue Rochira - fu proprio Patarino, dall'oggi al domani e non so per quale motivo, ad imporre il nome di D'Alessandro oggi da lui criticato».
«A distanza di tre anni - aggiunge il consigliere comunale di An - prendo atto che Patarino mi dà ragione. Il problema, però, è che non fa nulla per cambiare lo stato delle cose. Da più parti si dice che questa amministrazione dovrebbe andare a casa. Lo dice anche chi non fa politica, esponendosi. Ritengo che Patarino deve smetterla di fare come fa Fini, che non si assume le sue responsabilità. E' giusto che in politica qualcuno chieda scusa alla città e dica che la colpa di questo sfascio è sua. Se deve fare il parlamentare, lo faccia a 360 gradi. Più volte - conclude Rochira - Patarino ha preso le distanze dal sindaco ma di concreto non ha mai fatto nulla. La maggioranza è guidata da 11 consiglieri di cui uno eletto nel centrosinistra, e quattro sono del partito di Patarino. Ha quin di il peso per passare ai fatti».
«A distanza di tre anni - aggiunge il consigliere comunale di An - prendo atto che Patarino mi dà ragione. Il problema, però, è che non fa nulla per cambiare lo stato delle cose. Da più parti si dice che questa amministrazione dovrebbe andare a casa. Lo dice anche chi non fa politica, esponendosi. Ritengo che Patarino deve smetterla di fare come fa Fini, che non si assume le sue responsabilità. E' giusto che in politica qualcuno chieda scusa alla città e dica che la colpa di questo sfascio è sua. Se deve fare il parlamentare, lo faccia a 360 gradi. Più volte - conclude Rochira - Patarino ha preso le distanze dal sindaco ma di concreto non ha mai fatto nulla. La maggioranza è guidata da 11 consiglieri di cui uno eletto nel centrosinistra, e quattro sono del partito di Patarino. Ha quin di il peso per passare ai fatti».
Angelo LORETO
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