mercoledì 31 marzo 2010
lunedì 22 marzo 2010
martedì 16 marzo 2010
venerdì 12 marzo 2010
martedì 9 marzo 2010
“Guerra” del Parco. Assindustria all’attacco
Confindustria Taranto contesta alla Regione il rigetto delle istanze di esclusione dal Parco naturale regionale ”Terra delle Gravine” avanzate da alcune aziende. “Rilevanti attività economiche rischiano di pagare un prezzo assai elevato, fino alla chiusura, per la sommaria superficialità delle conclusioni adottate dall’Ufficio”.
In una nota inviata all’Ufficio Parchi della Regione Puglia, (e per conoscenza al Presidente e all’Assessore all’Ambiente della Regione) l’associazione degli industriali contesta l’esito delle istruttorie, premettendo che la necessità di esclusione dall’area da parte delle aziende nasce dai numerosi vincoli urbanistici cui devono necessariamente far fronte in virtù di tale ubicazione, che comporta costi elevatissimi e disagi enormi per le stesse attività imprenditoriali.
“Dopo un primo screening - spiegano da Confindustria - abbiamo presentato solo una decina di richieste di esclusione per attività produttive che interessavano, peraltro, aree poste ai margini esterni del perimetro del parco e che già sarebbero dovute essere escluse in fase di prima perimetrazione”. L’accento è sulla “assoluta mancanza di considerazione nei confronti della sorte di rilevanti attività economiche”. L’invito è a “rivedere con maggiore attenzione le singole posizioni al fine di giungere, attraverso una seria ed equilibrata valutazione dei diversi interessi in gioco, a provvedimenti che tutelino le finalità istitutive del Parco senza determinare irreversibili danni economici ed occupazionali in un’area già fortemente gravata da tali problematiche”.
Fonte: www.tarantosera.com
Pug, nuovo rinvio
ANGELO LORETO
E invece è arrivato l'ennesimo rinvio. Che a quanto pare, però, non dipenderebbe direttamente dall'amministrazione comunale ma da approfondimenti che sarebbero stati richiesti dall'assessorato regionale all'Urbanistica.
E' stato comunque rinviato a venerdì prossimo il vertice di maggioranza inizialmente convocato per martedì pomeriggio, summit che avrebbe dovuto dare il definitivo via libera a portare lo strumento urbanistico in giunta.
L'ex piano regolatore è al centro degli impegni della maggioranza guidata dal sindaco Italo D'Alessandro perché alla sua adozione in consiglio comunale entro il 30 aprile ha legato il suo sostegno al centrodestra il gruppo "Con il Pdl" composto dai consigliere Carlo Nardulli, Giovanni Bardinella e Rocco Perniola.
Se questa scadenza non verrà rispettata i tre hanno fatto sapere che non voteranno il bilancio 2010 facendo quindi cadere l'amministrazione comunale.
E in attesa del vertice di venerdì i tre tornano sulla polemica sorta con il circolo cittadino di "Sinistra, ecologia e libertà".
Ai vendoliani che avevano chiesto di discutere di Pug con tutti i partiti e i cittadini e che si erano augurati che "Con il Pdl" desse seguito al suo ultimatum, i tre consiglieri replicano ricordando che "il nostro unico obiettivo è dare alla città il Pug che manca dal 1972".
"Il consiglio comunale - proseguono gli esponenti di “Sinistra, ecologia e libertà” - rappresenta tutti i cittadini, ma comunque associazioni, circoli ed altre realtà avranno sicuramente occasione di suggerire e/o fare osservazioni in relazione al Piano Urbanistico, ma nelle sedi opportune e solo in quelle (conferenze di servizi, e altro); non possono pretendere di fare il lavoro della giunta e/o del consiglio comunale o di sostituirsi a loro. Infine vorremmo fermamente - concludono - che il Pug non sia oggetto di campagna elettorale".
giovedì 4 marzo 2010
la storia Infinita
Il Tribunale mette in vendita l'ex Colonia per 1,2 milioni
La data è stata fissata dal Tribunale di Taranto, Ufficio esecuzioni Immobiliari. Giovedì 6 maggio, prossimo venturo, alle ore 9.30, il Giudice dell’esecuzione, nell’aula delle udienze civili, procederà alla vendita senza incanto (cioè con offerte depositate preventivamente in busta chiusa) di un bene immobile comunale, e cioè il fabbricato ex Colonia marina con il terreno annesso, di superficie pari a 48 are. Valore a base d’asta poco più di 1 milione e duecentomila euro, risultante da una valutazione periziale richiesta a suo tempo dallo stesso tribunale.
Una storia vecchia che portò al pignoramento di beni comunali e che ora ha esito definitivo con la vendita forzata dell’ex Colonia. Un fabbricato costituito da un edificio a due piani, con un antistante piazzale parcheggio, ubicato nel centro urbano, al termine di viale dei Pini, di fronte al nuovo centro commerciale e prospiciente, dal lato mare, la macchia boschiva. Apparteneva in origine all’Ente Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficienza; quando l’Ente fu dichiarato estinto la proprietà fu trasferita al Comune di Castellaneta, con vincolo di destinazione a servizi sociali.
Anni fa fu progettata la ristrutturazione del fabbricato per adattarlo a soggiorno per anziani, e più recentemente il suo completamento era stato inserito tra i progetti che nell’Ambito 1 erano candidati al finanziamento POR tramite l’Area Vasta Tarantina, senza alcun esito.
Nella scorsa stagione alcuni locali dell’immobile ex Colonia furono destinati a presidio sanitario estivo con guardia medica. Una scelta che fu molto apprezzata, dagli utenti e dagli operatori sanitari, per via della centralità della sede, in un ambiente facilmente raggiungibile, frequentato anche di notte e vicino alle forze dell’ordine.
Mentre ci si chiede se la vendita forzata poteva in qualche modo essere evitata, l’unica certezza è che già si prospetta un nuovo problema per la stagione prossima.
Aurelio Miccoli
lunedì 1 marzo 2010
E resta alta nei Democratici la tensione nell’area occidentale
dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 25 febbraio 2010
I consiglieri provinciali: «Solo volgarità e diffamazioni»
[A.Lor.]
• In casa Pd resta molto alta la tensione nel versante occidentale della provincia. I consiglieri provinciali «occidentali» del Pd, in una nota stampa, affermano: «Le accuse infamanti rivolte da alcuni consiglieri comunali, sedicenti democratici, dell’area occidentale della provincia jonica sono sintomo - scrivono Marta Galeota, Vi t o MIccolis (assessore), Carmine Montemur ro, Luigi Pinto - della volgarità a cui si riduce la battaglia politica». Ed ancora: «Le ingiurie e le diffamazioni rivolte ai candidati ed allo stesso Pd - si riporta testualmente - dimostrano il tentativo, sempre ricorrente di una vecchia classe dirigente che tenta, dopo disavventure politiche e giudiziarie, di rimettersi in sella».
Il comunicato stampa di Galeota e compagni prosegue così: «Come spesso ricorda il nostro segretario nazionale, Pierluigi Bersani, nel Pd “la ruota deve girare”. Costoro, invece, sperano che la ruota non giri più e siano sempre gli stessi ad affermarsi dopo ben vent’anni. La nostra elezione in consiglio provinciale circa un anno fa, sta a dimostrare anche ai più ottusi autoconservatori di sé stessi, che gli elettori chiedono novità, ricambio ed una nuova classe dirigente». Ed infine, un «avvertimento» ad uso interno: «Chi imbastisce regie occulte dietro sprovveduti consiglieri comunali in cerca di visibilità sapesse che il rinnovamento non si ferma con la denigrazione e le ingiurie personali. Rinnoviamo la fiducia verso Luciano Santoro ed il gruppo dirigente provinciale del Pd».
Non accenna, dunque, a placarsi la polemica all'interno del Partito democratico dopo la dura denuncia di sette consiglieri comunali (Donato Lasigna e Cosimo Fedele di Massafra, entrambi autosospesi dal partito, Mim - mo Salemme, Michele D'Ambrosio e Mario Greco di Castellaneta, Fr anco C at ap a n o e Giuseppe Stano di Laterza) che criticavano la scelta di alcune candidature per le elezioni regionali di marzo.
A loro il segretario regionale del Pd, Sergio Blasi, aveva risposto parlando di «candidature autorevoli» e definendo «gratuite e diffamatorie» le frasi dei sette che parlavano, invece, di «commensali di Giampaolo Tarantini».
«Spiace constatare - controreplicano i sette dissidenti - che al segretario Blasi sia sfuggito che, per mesi, il buon nome del Pd è stato associato, in virtù di convivialità, cene e rapporti poco chiari, a Giampaolo Tarantini e alle sue particolari modalità di contatti con i palazzi del potere nazionale e regionale. Per mesi, sulla stampa, anche di sinistra, nelle tv e radio nazionali, regionali e locali è stato continuamente ripetuto il ritornello Giampy - commensali - inchieste sulla sanità. Stando ai resoconti giornalistici - proseguono -, le perplessità su Giampy avrebbero indotto il presidente regionale del Pd a far allontanare il lider maximo da quell'incontro organizzato da suoi fedelissimi, e così dannoso per l'immagine del Pd». Ed ancora: «Con tutta la buona volontà - aggiungono -, risulta difficile comprendere l'attinenza delle convivialità e di certi rapporti con Giampy con il codice etico del Pd».
«Sindaco e assessori pensano solo a salvare la poltrona»
dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 23 febbraio 2010
CASTELLANETA LE ACCUSE DELL’INDIPENDENTE ROCHIRA: A QUANDO
ANGELO LORETO
• C A S T E L L A N E TA . «Quando suona la sveglia per questa amministrazione, la cui unica preoccupazione è la sopravvivenza ed il pagamento di una indennità di carica per un sindaco e tre staffisti personali, per sette assessori, per un presidente del consiglio, per tre revisori dei conti, per l'affidamento di qualche incarico, per il convenzionamento di qualcuno, per qualche incarico legale e per qualche ordinanza sindacale?».
Lo chiede Giuseppe Rochira, fino a qualche mese fa consigliere comunale di Alleanza nazionale (ed ex assessore nella giunta Nicolotti) ed ora dichiaratosi indipendente e passato a tutti gli effetti all'opposizione, al pari del consigliere Giustino Massafra, lasciando così la maggioranza in 11 consiglieri, il minimo indispensabile per governare. Rochira parla di «inerzia di chi amministra» quando tocca l'argomento del Piano urbanistico generale per il quale, ricorda, «una delibera consiliare approvata all'unanimità doveva farne discutere nella IV e V commissione, una delibera consiliare che normalmente rappresenta la volontà degli amministratori e alla quale va obbligatoriamente dato seguito. E invece niente: il silenzio assoluto su scelte importanti, se è vero che qualcuno sta lavorando, ma che nessuno conosce».
L'ex esponente di maggioranza ricorda anche il perdurare della chiusura della strada provinciale 12 «dopo tante inutili chiacchiere affannose di questa estate e dopo l'ordinanza del sindaco datata 5 agosto 2009 per lavori di somma urgenza (oltre 100mila euro affidati a chi?) al fine di riaprire la strada tre giorni dopo». E poi «la viabilità nell'agro è compromessa dalle continue piogge con alcuni tratti stradali diventati impraticabili».
Rochira ricorda ancora «l'auditorium chiuso, il residence san Giovanni in stato di abbandono (nonostante ci siano richieste di utilizzo), lo stadio Verga chiuso, il mercato comunale "Piazza Coperta" chiuso, la pubblica illuminazione a rischio di folgorazione, gli esercizi pubblici ed attività commerciali che chiudono ogni giorno». Ed infine la polemica attorno alla scuola materna Collodi chiusa da settembre per la quale, come disse l'assessore alla Pubblica istruzione Anna Rita D'Ettorre, si attende l'esito del collaudo antisismico: «sono stati fatti dei lavori e spesi dei soldi con ordinanze di affidamento lavori suggeriti dai consiglieri comunali. La verifica antisismica non andava fatta prima? Cioè prima ancora di affidare i lavori in tutta fretta, senza una gara di appalto? Silenzio assoluto - conclude Rochira - anche su Castellaneta Marina, dove i problemi sono ancora tanti e necessitano di una soluzione tempestiva, prima della stagione estiva».
MARETTA AD OCCIDENTE
Protesta nel Pd «No a candidati in cerca di una sistemazione»
«I consiglieri comunali del Pd della zona occidentale della provincia chiedono che nelle liste ci siano persone capaci»
[Angelo Loreto]