dal Corriere del Giorno di sabato 16 gennaio 2010
CASTELLANETA - “Preoccupati. Seriamente preoccupati”. Così i consiglieri Angelo Loreto e Luigi Notarfrancesco (PD) impegnati in una riflessione sulla pianificazione urbana a Castellaneta. “Alle nostre proposte ci hanno sempre risposto che erano dilatorie, per perdere tempo - afferma Angelo Loreto - E invece sono loro che, non combinando nulla, stanno togliendo tempo e risorse ai cittadini.” Gli amministratori assicurano che stanno lavorando ma ogni volta rimandano la scadenza. Di sicuro c’è che, qualunque sia il lavoro, non è concertato né condiviso. Eppure l’aspirazione del bene comune dovrebbe essere quella di avere un consenso unanime, soprattutto in questo caso dove la città tutta è chiamata a decidere. Probabilmente ci sono problemi di sintonia all’interno della maggioranza perché sul tema dell’urbanistica non ha tenuto fede alla sua parola. Si tratta della mancata convocazione, in seduta congiunta, delle commissioni consiliari per discutere sul PUG secondo un accordo preso all’unanimità e sancito da una delibera di Consiglio comunale. Ma non è l’unica disattenzione in fatto di urbanistica, perché il Comune è ancora inadempiente nella redazione dell’elenco degli immobili di pregio, previsto dall’articolo 2 della legge regionale n.14. Si tratta del cosiddetto “piano casa” la cui attuazione è rivendicata anche dal difensore civico, nella sua relazione annuale. “Ci rimane la considerazione amara – conclude Notarfrancesco - che se si fosse fatto come indicammo due anni fa, ricominciando tutto ex novo, forse non avremmo perso tempo. Invece si continua sempre allo stesso modo, rifiutando l’idea di arrivare ad uno strumento condiviso che sarebbe inattaccabile da qualsiasi nuova maggioranza politica”. Sulle inadempienze dell’Amministrazione ad attuare quanto deliberato a marzo scorso, ha da ridire anche il consigliere Giuseppe Rochira, prima in quota maggioranza ed ora in palese disaccordo (si definisce indipendente): “Fu una delibera, la n. 2 del 23 marzo 09, votata all’unanimità – afferma Rochira – ma poi non applicata perché le commissioni, senza apparente motivo, non sono state più convocate sull’argomento. Eppure avrebbero consentito il lavoro e il confronto, credo proficuo, di ben 10 consiglieri appartenenti ad ogni gruppo politico”. Con la certezza che grazie al lavoro delle commissioni permanenti, molto si è prodotto, soprattutto in termini di regolamenti. Discussi, infatti, e poi definitivamente approvati in Consiglio comunale, i regolamenti sulle energie alternative, cioè biomasse e fotovoltaico, sulla toponomastica e infine sull’affrancazione dagli usi civici, una gabella antica che non ha più ragione di essere. Solo qualche giorno fa, poi, licenziato dalla IV Commissione, un nuovo regolamento per l’erogazione, in conto interessi, di contributi a chi si accinge a ristrutturare la prima casa, se situata nel centro storico o nell’agro castellanetano. Un’ulteriore occasione, infine, per dare impulso all’edilizia sia nel centro storico, sia nell'abitato, e soprattutto nelle campagne.
Aurelio Miccoli
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