martedì 15 settembre 2009
lunedì 14 settembre 2009
Ponte Santa Colomba interviene il prefetto e slitta la chiusura
«Sono state talmente tante le segnalazioni ricevute da semplici automobilisti e da agricoltori - spiega Patarino - preoccupati dell'imminente chiusura del ponte con contemporanee interruzioni delle strade provinciali, che non ho potuto non rivolgermi al prefetto affinché intervenisse per fare in modo che Castellaneta non restasse praticamente isolata». Infatti nei giorni scorsi, proprio in prefettura, era stato raggiunto un accordo secondo il quale l'Anas avrebbe iniziato i lavori di messa in sicurezza del ponte entro fine mese, ma solo una volta che le strade provinciali 12 e 13 fossero state riaperte. Strade che però sono ancora chiuse, interessate da lavori assegnati rispettivamente dal Comune di Castellaneta e dalla Provincia. E invece il giorno 9 settembre l'Anas ha diramato una comunicazione secondo la quale la statale sarebbe stata chiusa il giorno successivo, costringendo gli automobilisti a lunghe deviazioni per potersi spostare da Taranto a Castellaneta e viceversa. «Il prefetto si è mostrato subito sensibile alla questione - spiega ancora Patarino - contattando l'Anas e bloccando i lavori, così da lasciare aperto il ponte fin quando le strade provinciali non saranno di nuovo percorribili. Non solo, perché ha chiesto all'Anas che i lavori, non appena iniziati, possano concludersi nel più breve tempo possibile, valutando anche la possibilità di lasciare aperta una corsia in modo da non chiudere completamente il ponte al traffico». Dunque la situazione delle strade attorno a Castellaneta continua a far discutere, con il rischio di diventare caotica se le arterie verso Castellaneta Marina non riapriranno quanto prima.
Ponte Santa Colomba interviene il prefetto e slitta la chiusura
«Sono state talmente tante le segnalazioni ricevute da semplici automobilisti e da agricoltori - spiega Patarino - preoccupati dell'imminente chiusura del ponte con contemporanee interruzioni delle strade provinciali, che non ho potuto non rivolgermi al prefetto affinché intervenisse per fare in modo che Castellaneta non restasse praticamente isolata». Infatti nei giorni scorsi, proprio in prefettura, era stato raggiunto un accordo secondo il quale l'Anas avrebbe iniziato i lavori di messa in sicurezza del ponte entro fine mese, ma solo una volta che le strade provinciali 12 e 13 fossero state riaperte. Strade che però sono ancora chiuse, interessate da lavori assegnati rispettivamente dal Comune di Castellaneta e dalla Provincia. E invece il giorno 9 settembre l'Anas ha diramato una comunicazione secondo la quale la statale sarebbe stata chiusa il giorno successivo, costringendo gli automobilisti a lunghe deviazioni per potersi spostare da Taranto a Castellaneta e viceversa. «Il prefetto si è mostrato subito sensibile alla questione - spiega ancora Patarino - contattando l'Anas e bloccando i lavori, così da lasciare aperto il ponte fin quando le strade provinciali non saranno di nuovo percorribili. Non solo, perché ha chiesto all'Anas che i lavori, non appena iniziati, possano concludersi nel più breve tempo possibile, valutando anche la possibilità di lasciare aperta una corsia in modo da non chiudere completamente il ponte al traffico». Dunque la situazione delle strade attorno a Castellaneta continua a far discutere, con il rischio di diventare caotica se le arterie verso Castellaneta Marina non riapriranno quanto prima.
venerdì 11 settembre 2009
mercoledì 9 settembre 2009
Il Consiglio salta per mancanza del numero legale, oggi si replica
• CASTELLANETA ALL’ORDINE DEL GIORNO LA DISCUSSIONE SULLA VARIANTE PUTIGNANO. LE RUGGINI SARANNO CANCELLATE?
La maggioranza va sotto per la nomina dei revisori dei conti
ANGELO LORETO
• C A S T E L L A N E TA . La maggioranza va sotto nel corso della votazione per la nomina del collegio dei revisori dei conti e il consiglio comunale salta per mancanza del numero legale. Un nuovo colpo, dopo l'imbarazzo patito a marzo sulla variante Putignano che avrebbe dovuto essere discussa lunedì e dopo gli attriti interni successivi alle elezioni provinciali, che rende ancora più evidenti le difficoltà che la giunta D'Alessandro sta attraversando ormai da mesi. Con il consiglio che è stato convocato in seconda seduta per oggi alle 16.
Doveva essere la seduta che avrebbe dovuto dare il via libera al riassetto planovolumetrico al piano di lottizzazione Nuova Concordia (la cosiddetta variante Putignano) e che avrebbe dovuto fissare i nuovi canoni per i loculi cimiteriali. E invece lunedì sera tutto si è arenato sul primo punto all'ordine del giorno (dopo le interrogazioni di rito), ovvero l'elezione per il nuovo collegio dei revisori dei conti. A votazione segreta avvenuta (con la doppia preferenza), il primo degli eletti ottiene 10 voti, ma i successivi ne ottengono 9 a testa. Come fare per decretare il secondo eletto? Il regolamento comunale non contempla requisiti da adottare in caso di voto alla pari, non si parla di rielezione, né di diritti di anzianità né tantomeno di lancio della monetina.
Come fare allora? Dal centrodestra propongono una seconda votazione. Dall'opposizione rifiutano per due motivi: «Norma classica - dice Rocco Loreto - vuole che venga eletto il più anziano, anche perché una seconda elezione annullerebbe il principio di rappresentanza dell'opposizione nel collegio». Loreto chiede allora cinque minuti di pausa, ma i cinque minuti diventano un'ora e mezza con la maggioranza barricata nell'ufficio del sindaco. Al rientro in aula Annibale Cassano (Pdl) propone che ad essere eletto sia il più giovane. «Non se ne parla per niente» replica Loreto. «Avete forse avuto modo di vedere in quest'ora è mezzo chi dei due è il più giovane? E se quello a voi più vicino fosse stato il meno giovane avreste scelto per il più anziano?» chiede provocatoriamente mentre mostra una sentenza del Tar Campania che sposa la tesi della maggiore anzianità.
A questo punto Giuseppe Rochira, capogruppo di An, ammette: «non posso non definirmi d'accordo con Loreto». E mentre Giovanni Bardinella di Io Sud-Progetto comune era già fuori dall'aula, si allontanano anche tutti i consiglieri di opposizione, Rochira compreso. E, complice l'assenza di Giustino Massafra, manca il numero legale, la maggioranza non è in grado di sostenere se stessa. Si torna dopo mezz'ora per il secondo appello, e stavolta è il centrodestra assente. Si replica oggi alle 16.
dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 9 settembre 2009
venerdì 4 settembre 2009
CASTELLANETA: I DUBBI DI ROCHIRA (PDL)
«Ma che fine ha fatto il percorso alternativo in contrada Minerva?»
• C A S T E L L A N E TA . «Va bene l'accordo per riaprire le strade provinciali prima della chiusa del ponte di Santa Colomba, ma che fine hanno fatto i 20mila euro che avremmo dovuto ricevere dall'Anas per realizzare il percorso alternativo in contrada Minerva?». La domanda posta agli attori dell'accordo raggiunto l'altro ieri in Prefettura, e quindi anche al proprio sindaco Italo D'Alessandro, arriva da Giuseppe Rochira, capogruppo di An in consiglio com u n a l e.
Rochira, all'indomani della notizia della prossima riapertura delle strade provinciali 12 (l'arteria che costeggia il fiume Lato nella Lama) e 13 (Castellaneta-Castellaneta Marina), prevista entro la fine di settembre così da permettere all'Anas di intervenire con lavori di messa in sicurezza sul ponte che sovrasta la gravina tra Castellaneta e Palagiano, chiede perché nell'accordo tra i Comuni di Castellaneta e Palagianello, la Provincia e l'Anas non si parli dei 20mila euro che l'ente stradale avrebbe dovuto stanziare per la realizzazione di un percorso alternativo che avrebbe attraversato contrada Minerva nell'agro di Castellaneta e la zona di Sant'Antonio nel territorio di Palagianello.
«Gli ingegneri dell'Anas - ricorda il consigliere comunale di centrodestra - prima dell'estate fecero assieme a noi amministratori un sopralluogo sul posto e promisero questo stanziamento per sistemare circa 150 metri di strada così da renderla utilizzabile come percorso alternativo. Ora perché non se ne parla più?» chiede Rochira che ricorda come un'ulteriore strada alternativa sarebbe molto utile agli agricoltori della zona che dovranno fare a meno del ponte Santa Colomba. La struttura, che da quasi due anni è attraversata ad un unico senso di marcia mediante l'utilizzo di due semafori, negli anni ha visto il verificarsi di diversi spettacolari incidenti che quasi miracolosamente si sono risolti senza vittime.
I lavori di messa in sicurezza partiranno entro fine mese non appena riapriranno le strade provinciali 12 e 13. La prima è chiusa per ragioni di sicurezza dal dicembre del 2004 e verrà riaperta dalla Provincia non appena il Comune installerà i guard-rail dopo aver ricostruito gli argini del fiume. Sulla seconda sono in corso i lavori per la realizzazione di una rotatoria al posto del bivio Cosentino con la provinciale 11, uno dei punti più pericolosi.
[dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 4 settembre 2009]
mercoledì 2 settembre 2009
martedì 1 settembre 2009
D’Alessandro vara il «rimpasto» esce un assessore, ne entrano tre
Rochira al posto di Fiorito. Pronto l’ingresso di Cassano e Coriglione
ANGELO LORETO
Venendo ai nomi si parla di una uscita di Luigi Fiorito (Pdl quota An), assessore a Lavori pubblici e Agricoltura, e di un ingresso al suo posto di Giuseppe Rochira, attuale capogruppo di An e assessore all'Agricoltura con Nicolotti. Le altre novità dovrebbero essere Annibale Cassano, anch'egli assessore con Nicolotti e attualmente consigliere del Pdl in quota FI, e Giuseppe Coriglione, eletto nell'Udc ma poi dichiaratosi indipendente con Carlo Nardulli (Udc) e Giovanni Bardinella (Progetto comune). Tre che entrano ed uno che esce dunque, a riempire tutti i sette posti disponibili in giunta: non accadeva da un anno e mezzo, da quando cioè vennero espulsi i due rappresentanti di Progetto comune, Cristini e Tanzarella.
Resta però l'incognita Vito Perrone, vice sindaco e assessore al Bilancio. Non è un segreto che i tre indipendenti, che politicamente fanno riferimento all'ex consigliere regionale Simone Brizio, vogliano una sua esclusione dall'esecutivo. Perrone però appare inamovibile e ben ancorato alla sua posizione. E' perciò questo uno degli ostacoli che si frappongono da mesi alla maggioranza sul cammino del ricompattamento. Perchè, sebbene alcuni problemi vanno avanti ormai da tempo, il grosso degli attriti interni al centrodestra sono venuti fuori all'indomani delle elezioni provinciali. I due probabili futuri assessori, Rochira e Coriglione, erano infatti entrambi candidati al Consiglio provinciale. Ed entrambi non eletti.
Perrone, che nel 2007 era candidato con l'Udc, ha invece apertamente appoggiato l'eletto Giovanni Gugliotti (Pdl). E questo non è andato giù ai briziani. C'è poi la posizione fortemente critica di Giustino Massafra, consigliere della civica Cittadini per Castellaneta, movimento che ultimamente ha definito "dannosa" la giunta D'Alessandro. Di fatto i tre indipendenti Nardulli, Coriglione e Bardinella, possono far mancare i numeri alla maggioranza, essendo di 13 consiglieri il "blocco" di centrodestra e di 11 il minimo consentito. Le posizioni però pare che si stiano allineando e all'orizzonte della maggioranza di D'Alessandro se non proprio sereno sembra esserci tempo meno burrascoso. Tutto salvo inconvenienti:.