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IL VENTO DI CASTELLANETA PRODURRà UTILI IN SVIZZERA
Al Comune una royalty del 2,5%: 280mila euro su un fatturato stimato di quasi 30 milioni
Da allora, sono andate in porto soltanto le 28 torri (su 40 richieste) del progetto presentato da Green Engineering & Consulting, società campana che ha poi ceduto l’intero “pacchetto” a Tozzi Holding di Ravenna che lo sta realizzando attraverso la controllata Tozzi Renewable Energy, che tecnicamente è un’Epc contractor: azienda, cioè, che progetta, realizza e consegna “chiavi in mano”.A costruire materialmente il parco eolico è invece la Vestas, gruppo danese leader del settore e con un impianto produttivo a Taranto. Una commessa da 100 milioni euro, cifra che rende l’idea di quanto i 56 Megawatt di potenza del parco eolico di Castellaneta (28 torri da 2 Mw) siano importanti per l’acquirente elvetico, che gestisce un totale di 211 turbine eoliche, tra queste 16 in Svizzera (22 Mw), dove è di gran lunga il principale gestore di impianti eolici, 85 in Germania (145 Mw) e 110 in Italia (225 Mw).
La transazione è stata formalizzata nell’aprile scorso, per una cifra che Tozzi Holding e Bkw hanno voluto tenere riservata, e diverrà esecutiva nel primo trimestre del 2013 consentendo al gruppo di Berna di consolidare la sua posizione di principale gestore svizzero di impianti eolici su scala nazionale ed internazionale.Già, ma cosa resta sul territorio? Le ricadute essenzialmente sono due. La prima è per i proprietari terrieri: i suoli su cui stanno sorgendo le torri sono stati affittati ad un prezzo che oscilla tra i 6mila e gli 8mila euro annui.
La seconda riguarda il Comune di Castellaneta, che nel giugno 2007 (sotto la gestione commissariale) ha siglato la convenzione che gli consentirà – dal gennaio 2014 – di incassare una royalty del 2,5% sull’energia prodotta nel parco eolico. Una somma che, a prezzi 2011, si può stimare in circa 280mila euro annui. Spiccioli rispetto alla montagna di euro che finirà in Svizzera: circa 11,3 milioni di euro annui per l’energia prodotta, più 18,3 per gli incentivi, i cosiddetti certificati verdi quotati nel 2011 a 113,1 euro al Megawattora. Un vero affare. Per gli svizzeri.
Massimo D'Onofrio
Corriere del Giorno
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