La mia storia politica è
inequivocabile.
Ho un passato che non mi pesa.
Ho creduto in quei valori e forse ci credo
ancora, ma un giorno a Roma o in
qualunque altro posto dove prendono le decisioni, hanno deciso che i miei
valori e quelli di molta altra gente erano scaduti, andati a male, e quindi
quelli che contavano, i capi, coloro che erano i nostri punti di
riferimento hanno abbandonato la barca
su cui tutti eravamo per trasferirsi su quella bellissima nave da crociera del
berlusconismo e hanno smesso di guardare il mondo e i suoi problemi accecati
dallo sfarzo della loro nuova casa e dalle loro nuove cariche.
Io
sono rimasto fermo. I cambiamenti che mi circondavano non mi piacevano, erano
finti e artificiosi, forzati e non condivisi con la base e sono rimasto solo
sul mio scranno in consiglio comunale senza più un partito, a confrontarmi da
oppositore contro coloro che sarebbero dovuti essere i miei alleati ma non lo
erano più o non lo sono mai stati.
Ed
è li in consiglio comunale, nell’affannosa attività di opposizione e contrasto
a questa lobby molto economica e poco politica che ha preso avvio la
collaborazione con le altre forze di opposizione.
All’inizio
l’obiettivo era quello di limitare i danni di questa amministrazione, incalzandoli
su ogni tema o problema e portando le loro porcate in consiglio comunale così
da metterle sotto gli occhi della cittadinanza.
Ora
l’obiettivo è che mai più una amministrazione del genere, basata su interessi
personali ed economici, che amministra per pochi intimi, possa approdare al governo della Città.
Su queste basi nasce il “Patto per la Città ”.
Perché molte volte è facile pensare
che sono i cittadini a meritarsi il governo che hanno scelto e la Castellaneta che ora
si ritrovano. Ma i cittadini, nessun cittadino, si merita questa Castellaneta,
malridotta e maltrattata dagli attuali amministratori.
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