• C A S T E L L A N E TA . Si bloccano le commissioni, è sempre più caos attorno al Piano urbanistico
generale. Il giorno dopo la notizia che la giunta D'Alessandro ha deliberato la nascita di un nuovo
«Ufficio del piano» per coordinare e integrare i lavori delle commissioni consiliari incaricate dal
consiglio comunale di lavorare alla bozza del Pug, ecco che arriva la doccia fredda da Giuseppe Rochira,
presidente di una delle due commissioni: «Non convoco più i lavori fin quando non si fa chiarezza».
Il consigliere comunale eletto con An e poi passato all'opposizione, che guida la commissione
Sviluppo economico, prende la sua decisione sulle orme di quanto già fatto da Giustino Massafra,
presidente dell'altra commissione incaricata, Assetto del territorio, anch'egli eletto con la maggioranza di
centrodestra e poi dichiaratosi deluso dall'amministrazione comunale e di fatto passato in minoranza.
L'ultimo consiglio comunale aveva deliberato che le due commissioni, convocate congiuntamente,
analizzassero le tavole redatte dai tecnici progettisti per valutare anche eventuali proposte e modifiche
apportate dall ' o p p o s i z i o n e.
Finora, però, tutto questo non è stato possibile. Prima di tutto perché Massafra ha sempre dato
seguito al suo annuncio, quello cioè di non voler più convocare la sua commissione fino a quando il
consiglio comunale non avesse votato la sua proposta di revocare l'incarico ai tecnici a causa di
una serie di errori apparsi nelle tavole. La proposta è stata votata e bocciata dal consiglio, così
Massafra ha scritto all'amministrazione per chiedere in che modo dovranno ora procedere i lavori.
In attesa di una risposta, Rochira ha dal canto suo convocato dieci giorni fa la commis sione Sviluppo
economico ma, dice, «mi sono reso conto che così non si può andare avanti». Di qui la decisione:
anche Rochira non procederà più coi lavori fino a quando non verrà fatta chiarezza.
«Questo dell'ufficio del piano è solo l'ennesimo annuncio della maggioranza che però continua a
non portare fatti» attacca l'ex esponente di una maggioranza che si ritrova sempre ad essere
composta da undici consiglieri, minimo indispensabile per governare, compresi il sindaco e Giovanni Prenna,
eletto con la Margherita e poi passato col centrodestra perché non condivideva il modo in cui stava
nascendo il Pd a livello nazionale. A tutto questo si somma la richiesta del gruppo misto, composto
dai consigliere Capriulo, Lospinuso e lo stesso Prenna, di azzerare la giunta. Il cammino per la
realizzazione del Pug incontra così un nuovo ostacolo. L'Ufficio del piano non nasce sotto i migliori auspici
dalla Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 26 giugno 2010.