lunedì 18 maggio 2009

Lite per i manifesti Rochira ridimensiona la rissa dell’altra notte

CASTELLANETA L’EPISODIO SI ERA VERIFICATO TRA MERCOLEDÌ E GIOVEDÌ

Il candidato della Lista Tagliente: «Nessuna scazzottata con Nicolo Martà, abbiamo subito chiarito tutto» 

  • C A S T E L L A N E TA . «E' dalle scaramucce delle scuole medie che non tocco nessuno. L’altra notte se vogliamo dirla tutta sono stato aggredito io e comunque non ho dato nessun pugno, al massimo una spinta. Ma non c'è stato nulla di clamoroso, tanto che la mattina dopo con Nicolò Marta ci siamo stretti la mano». Ecco la verità di Giuseppe Rochira. Il capogruppo di Alleanza nazionale in Consiglio comunale e candidato alle elezioni provinciali con la Lista Tagliente a sostegno di Domenico Rana, racconta la sua versione del battibecco che si è verificato la notte tra mercoledì e giovedì con il consigliere comunale di Progetto Comune (che sostiene Io Sud e Giuseppe Tarantino), il quale a sua volta ha raccontato ai medici del pronto soccorso di aver ricevuto un pugno da Rochira.

  Ma di pugno non si è trattato, piuttosto di una spinta, dice Rochira, che però parte dal principio e cioè dalla discussione sulle posizioni dei manifesti elettorali, non ancora regolamentate: «Quella sera ho messo io stesso, perché non ho le disponibilità finanziarie di altri, circa cento manifesti. E senza coprire nessuno, al massimo sono stati quelli di Io Sud a coprire i manifesti di Gugliotti (il candidato del Pdl). Mentre io giravo per i tabelloni, dietro di me veniva Marta con un’altra persona, e lui stesso ha detto che me li avrebbe strappati. Così - prosegue il racconto - è nata una scaramuccia, ma nulla di clamoroso. Tutto è avvenuto in pochi attimi, di quelle cose che sono sempre accadute e che sempre accadranno in campagna elettorale. Ma tutto è finito lì, tanto che la mattina dopo verso le 13, nell’ufficio dell’assessore Mimmo Forte e con la mediazione di Annibale Cassano, ci siamo stretti la mano».

  Resta però un referto medico compilato dal personale del pronto soccorso, in cui si parla di «stato ansioso reattivo, trauma contusivo alla mandibola sinistra ed ecchimosi nella regione laterale sinistra del collo» e vengono diagnosticati sei giorni di prognosi. «E su questo discuteremo con i medici - dice ancora Rochira - perché io non ritengo di aver fatto nulla che abbia portato ad una prognosi di sei giorni. Evidentemente preso dall’ansia del momento, e da bravo avvocato, per mettere le cose apposto si è recato in ospedale. Ma se a meno di 24 ore di distanza dal fatto mi ha stretto la mano vuol dire che ha capito che si è trattato solo di una scaramuccia». Infine Rochira, anche in riferimento alle parole di Giovanni Gugliotti che di recente, pur non nominandolo, aveva parlato di candidature «fatte per distruggere e far mancare voti ed evitare l’elezione a qualcuno» chiarisce: «Sono nel centrodestra a schiena dritta e sono in una lista a sostegno di Rana voluta da Rana e Fitto». 

ANGELO LORETO

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