mercoledì 17 dicembre 2008
Crisi Olio e Grano - interviene Rochira - dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 13.12.08
"Le contromisure prese dalla Regione per fronteggiare la crisi del grano e dell'olio arrivano in ritardo per colmare il gap bisogna fare molto di più". Giuseppe Rochira, ex assessore comunale all'agricoltura e oggi capogruppo di AN in Consiglio comunale oltre che agronomo e imprenditore agricolo interviene sulla grave situazione che stanno affrontando i due comparti dopo la notizia dell'imminente stanziamento regionale di 1,5 milioni di euro nell'ambito del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2007 - 2013.
"I Psr - dice - li stanno rinviando da tempo e oggi arrivano in ritardo, quando ormai la crisi è esplosa. Si usano toni trionfalistici ma si deve fare molto di più. La prova della situazione è vedere in alcuni supermercati l’olio a 3,2 € al litro”. Rochira evidenzia una serie di idee: innanzitutto chiudere localmente la filiera, ovvero il ciclo che va dalla produzione alla distribuzione, “altrimenti continueremo a comprare il nostro olio che viene spacciato per toscano solo perché viene imbottigliato lì”.
Poi una soluzione che potrebbe sembrare drastica ma che limiterebbe il calo dei prezzi “bloccare i nuovi impianti”. E assieme a questo, la realizzazione di distretti produttivi.
Per quanto riguarda la vendita di olio nei supermercati, “un maggiore e più rigoroso controllo, con etichette sulla merce”.
Insomma, per Rochira la ricetta per colmare il gap è “chiudere il circuito dalla produzione alla distribuzione, fermare la nascita di nuovi uliveti, realizzare zone vocate, pubblicizzare maggiormente il prodotto arrivando ad un marchio unico regionale e incrementare i controlli”. Secondo l’esponente di AN “la regione ha dimenticato l’agricoltura, anzi crea vincoli su vincoli, come la legge sugli ulivi secolari, approfittando della distrazione degli agricoltori e della disorganizzazione delle associazioni di categoria”. [A.Lor]
venerdì 12 dicembre 2008
martedì 9 dicembre 2008
Contributi per ristrutturazione o acquisto di immobili nel Centro Storico
Durante l’ultimo Consiglio Comunale tenutosi il 29 novembre scorso, tra le varie proposte discusse dall’assemblea cittadina, c’è stata anche una mia proposta, che è stata inserita nell’assestamento di bilancio, di un contributo pari a complessivi 30.000€ da distribuire come incentivo per la ristrutturazione o l’acquisto d’immobili nel centro storico di Castellaneta ormai in abbandono, oppure per l’acquisto o il ripristino di case situate nell’agro di Castellaneta. È ovvio che tale finanziamento in conto interesse sarà assegnato solo a chi soddisfa determinati requisiti quali il non supermento di specifici limiti di reddito o il rispetto di predefinite caratteristiche degli immobili.
Tutti i dettagli riguardanti i limiti di reddito, le caratteristiche degli immobili, la modalità di presentazione delle domande saranno specificare all’interno di un regolamento di attuazione in fase di realizzazione.
L’obiettivo di questi contributi è quello di calmierare il costo delle abitazioni favorendo il ritorno dei cittadini a vivere nel centro storico e nelle campagne, incentivando così gli investimenti in campo immobiliare bloccati da ormai troppo tempo nel nostro territorio.